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Sabato, 27 Aprile 2024
L'iniziativa

Salute mentale, non è più rinviabile un piano d'azione regionale

Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente, commenta quanto emerso dalla seconda conferenza calabrese tenuta dalle associazioni

Saranno pubblicati ed inviati al commissario ad acta ed al dipartimento regionale tutela della salute i documenti con l'esito dei gruppi di lavoro della seconda conferenza regionale sulla salute mentale, organizzata da alcune Associazioni aderenti a Comunità Competente (Fish Calabria, Casm, Cnca Calabria, Unasam Calabria, Comunità Progetto Sud, Angsa) e dal Terzo Settore.

L'iniziativa si è svolta presso la cittadella regionale di Catanzaro, moderata da Rosellina Brancati presidente del Casm, e ha visto una grande partecipazione di associazioni di familiari e di pazienti, del mondo del volontariato e del terzo settore. Scrive Rubens Curia, portavoce regionale di Comunità Competente: "Operatori sanitari del mondo Universitario e di molti giovani donne ed uomini che, nei quattro gruppi di lavoro del primo pomeriggio, hanno portato le loro competenze, il loro entusiasmo e la loro passione elaborando documenti che nei prossimi giorni
La conferenza si è aperta con un intervento di Curia che ha definito i temi focali dell'incontro, sviluppato come un laboratorio partecipato con al centro alcune parole chiave della salute mentale.

Le proposte accolte dalla prima conferenza e i ritardi evidenziati

Analizzando il documento conclusivo della prima conferenza del 4 aprile 2022, è stato rilevato come alcune richieste siano state accolte dal commissario Occhiuto e dal subcommissario Esposito. Infatti è stato istituito il coordinamento regionale per la salute mentale che sta lavorando per approvare il piano d'azione regionale per la salute mentale; è stata prevista l'istituzione di tre unità operative complesse ospedaliere di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza presso l'azienda Dulbecco, il Gom di Reggio Calabria e l'Annunziata di Cosenza; inoltre sono state recepite le linee d'indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici dell'infanzia e della adolescenza che attendevano dal lontano 2019 di essere recepite dalla Regione Calabria. Infine è stata recepita l'intesa Stato-Regioni attinente al budget di salute.

“Rispetto alle altre nostre proposte del 2022 – aggiunge però Rubens Curia - avvertiamo ritardi inspiegabili che impediscono di dare giuste risposte ai nostri pazienti psichiatrici”. Non è stato istituito il tavolo regionale per il budget di salute né è stata realizzata l’assunzione del personale disponibile (psicologi e assistenti sociali). Si attende ancora l'applicazione delle norme che da più di venti anni prevedono l'integrazione sociosanitaria e ci sono ritardi anche nella domiciliarità degli interventi e nel rafforzamento su tutto il territorio delle equipe dedicate alle attività di recovery presso i centri diurni".
Le associazioni hanno apprezzato l'istituzione delle tre neuropsichiatrie infantili ospedaliere ma ritengono necessaria la loro implementazione per evitare l’emigrazione sanitaria delle famiglie.

Parlando della conferenza, commenta Curia: “Il senso dell’iniziativa può essere individuato nel principio di sussidiarietà, di cui parla l’art. 118 della nostra Costituzione. Tutto il lavoro che è stato necessario per preparare questo incontro è perciò interpretabile come esercizio di cittadinanza attiva, su un terreno delicatissimo come quello della salute mentale”.

Rubens Curia: "Non più rinviabile un piano d'azione regionale"

I contributi che sono stati offerti hanno posto questioni che sollecitano le istituzioni pubbliche, regionali e locali, a prendere iniziative immediate. Afferma Rubens Curia: “In Calabria non è più rinviabile l’adozione di un piano d’azione regionale per la salute mentale, ispirato ai principi della centralità della persona, della deistituzionalizzazione, della domiciliarità degli interventi, della presa in carico comunitaria e territoriale. In questa prospettiva – continua - tale strumento potrebbe permettere di uniformare e riorganizzare la rete dei servizi e anche nella prospettiva di mettere a regime ed utilizzare al meglio le risorse provenienti dal Pnrr e dai fondi europei dedicati".  A un tavolo di lavoro permanente per la salute mentale presso il competente dipartimento potrebbe essere conferito il mandato di preparare il piano regionale. 

E' altrettanto urgente, dice ancora il portavoce di Comunità Competente, dare applicazione alle norme che da più di venti anni prevedono l’integrazione socio-sanitaria, in modo da rendere concretamente praticabili i percorsi di co-progettazione interistituzionale degli interventi, anche nell’ambito della salute mentale.

Quando al tavolo tecnico di cui si propone la costituzione, afferma Curia: "Nelle regioni in cui tale dispositivo viene puntualmente impiegato per sostenere i piani terapeutico-riabilitativi individualizzati, esso permette, di migliorare la qualità della vita delle persone interessate e di conseguire obiettivi di reale deistituzionalizzazione, senza oneri ulteriori per le finanze pubbliche".

Gli interventi necessari, dal budget di salute alla neuropsichiatria infantile

L’introduzione in via sperimentale del budget di salute dovrebbe essere accompagnata da altri interventi necessari, come la creazione di strutture intermedie per l’avviamento all’autonomia personale e abitativa e il rafforzamento su tutto il territorio delle équipe dedicate alle attività di recovery ed empowerment presso i centri diurni, assicurando la dotazione adeguata di risorse economiche per il loro funzionamento.

Curia sottolinea l’urgenza di assumere iniziative finalizzate a mettere a regime il personale e all'organizzazione di una formazione continua specifica. E focalizza l'attenzione sulla neuropsichiatria infantile: "La Calabria è priva di una Uoc ospedaliera ed è urgente allestirne almeno una, rafforzando anche le unità operative neuropsichiatriche infantili territoriali". Infine evidenzia il ruolo delle amministrazioni locali per lo sviluppo dei servizi di prossimità e di supporto all’assistenza domiciliare: "E' fondamentale la valorizzazione delle famiglie e dei caregiver, e delle loro esperienze".

Quanto emerso dalla conferenza regionale costituisce una piattaforma su cui tentare di costruire in forma partecipata percorsi nuovi nell’ambito della rete dei servizi riguardanti la salute mentale. I gruppi e le organizzazioni che hanno organizzato l'incontro, conclude Rubens Curia, si impegnano ad organizzare un presidio civico permanente, finalizzato a tenere viva l'attenzione sui temi di cui si è discusso e sulle proposte derivate, sollecitando le istituzioni competenti, fino a quando non arriveranno le risposte necessarie.

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