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Vertenza Lactalis

San Gregorio, stabilimento chiuso per gli operai dell'Alival: pochi ricollocati

Dei settantanove dipendenti meno di dieci sono stati trasferiti fuori regione. I sindacati chiedono un equo indennizzo

Hanno posato i loro camici, spento le macchine e sono usciti, per sempre, dallo stabilimento caseario Alival. L'ultimo turno di lavoro, in quest'azienda della zona industriale di San Gregorio, periferia sud di Reggio Calabria, è stato il 4 gennaio. Da questa data il cancello della Lactalis resterà chiuso, la multinazionale francese ha infatti deciso di dismettere questo stabilimento. 

Dei settantanove operai che qui hanno lavorato per anni, solo alcuni hanno deciso di accogliere l'offerta dell'azienda e trasferirsi al Nord a lavorare presso altri stabilimenti. Inizialmente, - spiegano i sindacati - erano quattordici a pensare di accettare una ricollocazione fuori regione, ma non è facile e così solo pochi, meno di dieci hanno accettato: due operai sono stati trasferiti a Ragusa, e gli altri in Emilia Romagna ed in Lombardia. 

Tre, invece, hanno deciso di dimettersi e hanno avuto un incentivo dall'azienda. Per tutti gli altri, adesso, c'è da capire quale sarà il loro futuro. Fino a marzo percepiranno uno stipendio, poi ci sarà la disoccupazione ma serve il lavoro.

Su questo i sindacati Uila Uil, Fai Cisl e Cgil fanno fronte comune e da mesi stanno cercando di trovare una soluzione a questa ennesima crisi aziendale che si abbatte in una terra già povera di lavoro. 

E' un contesto molto difficile - evidenziano i sindacati - e siamo ben consapevoli che per questi operai non sarà facile ricollocarsi. Dopo anni di lavoro e dopo aver acquisito una professionalità si trovano a non essere in età pensionabile ma nello stesso tempo neanche in età in cui è facile accedere ad altro. Per questo ecco che i sindacati stanno dialogando con l'azienda. Dopo l'incontro di novembre scorso, adesso si attende che entro gennaio ci sia una nuova riunione per discutere della seconda parte del Piano sociale, che dovrà prevedere un equo indennizzo.

Tre tavoli per la Lactalis 

La partita per i lavoratori della Lactalis viene giocata su tre tavoli ma ancora non c'è ottimismo. Sindacati e azienda hanno subito intavolato una trattativa, poi c'è il tavolo nazionale aperto dalla Regione Toscana e dalla Regione Calabria presso la sede della Conferenza Stato Regioni, con la multinazionale francese ed ancora un tavolo più territoriale coordinato dalla prefettura e con le istituzioni locali, la Camera di Commercio e Confidustria ed i sindacati con l'obiettivo di cercare di trovare altre aziende interessate a rilevare lo stabilimento e far ripartire la produzione, salvaguradando i posti di lavoro. 

Su questo fronte però non sono giunte offerte da nessun altra azienda e lo stabilimento di San Gregorio sembra destinato a restare chiuso, in un'area che era stata pensata come industriale ma che ormai è stata svuotata e desertificata. 

Dunque i sindacati, anche a livello territoriale, stanno lavorando per raggiungere un Accordo Quadro così da garantire delle tutele per i lavoratori che hanno perso l'occupazione. 

Si attende dunque entro questo mese l'incontro con la Lactalis per cercare di capire meglio quale futuro attenderà gli operai dell'Alival. 

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