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Sabato, 27 Aprile 2024
La cerimonia funebre / Scilla

Folla commossa a Scilla per l'ultimo addio al giovane cronista Bellantoni

Celebrato nel pomeriggio il funerale del giornalista del TgR Calabria stroncato a soli 42 anni dalla malattia

La chiesa di San Rocco, a Scilla, è gremita. La gente, arrivata per l'ultimo saluto a Pietro Bellantoni, è anche fuori nella piazza del piccolo borgo tanto amato dal giornalista scomparso per un brutto male, a soli 42 anni. Al passaggio del feretro sul sagrato della chiesa ci sono petali di rose. Rose rosse e arancioni ricoprono la bara, portata in spalla, mentre entra in chiesa. 

Dietro c'è la giovane moglie Katty, stordita dal dolore, cammina stringendo le braccia al petto, con lei ci sono i suoi familiari, il fratello Ninni Tramontana con la moglie Simona e poi i genitori di Pietro, il papà Giovanni, la mamma Annunziata e la sorella Anna. Il dolore è forte ed è condiviso.

Pietro era un giornalista di razza, un giornalista politico oltre che un cronista, e la sua tragica scomparsa ha lasciato tutti sgomenti. Ma era, prima di tutto, un uomo perbene, gentile, amante della verità. I suoi amici, i colleghi giornalisti con cui condivideva la passione per il calcio lo chiamavano “Lo scilloto dagli occhi di ghiaccio” ma in realtà i suoi grandi occhioni neri erano tutt'altro che di ghiaccio e il suo sorriso era sempre solare. 

Amava la libertà, il rombo e le passeggiate sulla Harley Davidson, e amava profondamente la sua Ketty e la loro bambina Giulia. Se ne è andato in una notte d'estate, a pochi giorni dal suo compleanno, ed oggi nella chiesa di San Rocco mentre si prega e si canta è difficile pensare che un brutto male l'ha strappato alla vita.

È padre Francesco a celebrare la messa, lui che cinque anni fa unì in matrimonio Pietro e "la sua ex fidanzata" Ketty, come scherzava il giornalista. Ricorda padre Francesco: "Ho unito le vostre mani e adesso è difficile accettare questo momento di grande dolore, ma Pietro ha lasciato tanto amore, a iniziare da quello testimoniato con la piccola Giulia, ma anche dai tanti amici e colleghi che sono qui oggi. Pietro aveva degli ideali, e lottava e credeva in questi, viveva la vita con impegno. Adesso affidiamolo alla Madonna che come ha custodito e amato suo figlio Gesù, farà con Pietro".

Ci sono politici, dirigenti Rai, colleghi e semplici cittadini per salutare Pietro, che se ne è andato tra le braccia degli affetti più cari, seguito dagli angeli dell'Hospice Via delle Stelle. 

Ma adesso non ci sono parole, c'è solo il dolore e il lungo applauso che accompagna il feretro fuori dalla chiesa di San Rocco. Ciao Pietro!

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