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L'iniziativa / Montebello Ionico

"I colori della Pace siamo noi", i bambini delle primarie contro la guerra in Ucraina

A Saline Joniche una marcia e un'iniziativa di sensibilizzazione per dire no al conflitto, il sindaco facente funzioni della Città metropolitana Versace pensa a un progetto di accoglienza e inclusione dei profughi

"I colori della Pace siamo noi". Questo striscione, nella mattinata di oggi, campeggiava nell'agorà scolastica della scuola elementare "Lambruschini" di Saline Joniche. E' stato questo il messaggio che gli studenti delle primarie montebellesi, dirette dal professore Fortunato Praticò, hanno voluto mandare a tutti in questi giorni in cui la guerra sta segnando il destino di tanti loro coetanei in Ucraina.

L'iniziativa, intitolata "Il girotondo della solidarietà", è stata voluta dall'istituto comprensivo montebellese, dal consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Montebello Ionico, coordinato dal baby sindaco Alessia Cuzzucoli, e sostenuto dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maria Foti e dalla Città metropolitana che era presente a Saline Joniche con il suo sindaco facente funzioni Carmelo Versace.

Il primo momento di questa giornata per la Pace si è vissuto in piazza Chiesa, dove i bambini si sono radunati ed hanno ascoltato le parole di don Danilo Nocera, parroco della chiesa del Santissimo Salvatore, per poi incolonnarsi e dare vita ad un "cammito per la Pace" che lungo la via Nazionale ha portato gli alunni delle scuole elementari e medie nel piazzale della scuola primaria.

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Qui, dopo gli interventi dei rappresentanti istituzionali, e alla presenza di alcuni componenti della comunità ucraina residente a Montebello Ionico si è dato vita ad un momento di riflessione accompagnato dalla musica degli studenti dell'indirizzo musicale della scuola media salinese.

Il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace, durante il suo breve intervento di saluto ha aperto uno spaccato su quello che sarà il prossimo futuro dell'accoglienza in provincia di Reggio Calabria che vedrà impegnate le istituzioni, in primis la Prefettura, nell'avvio di un progetto di inclusione fattiva dei profughi ucraini, soprattutto dei bambini sfuggiti alla guerra, che dovessero raggiungere il reggino come punto di approdo della loro fuga dagli orrori del conflitto in atto nella loro nazione di origine.

Di inclusione e ripudio della guerra ha parlato anche il sindaco del comune di Montebello Ionico, Maria Foti. Mentre il dirigente scolastico nel suo intervento di saluto ha voluto ricordare l'impegno della scuola montebellese su temi sensibili quale quello, nel giorno in cui ricorre la giornata della memoria e dell'impegno nel ricordo delle vittime della mafia, dell'impegno nella sfida contro ogni forma di criminalità organizzata.

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