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Il caso / Siderno

Randagismo a Siderno, appello di Stop Animal Crimes per gatti che cercano casa

Li ha salvati e curati a sue spese l'attivista Marilene Bonavita, che da anni si sostituisce alle istituzioni e chiede la realizzazione di un gattile, per cui ci sono già i locali

Si chiamano Filippo, Alice, Boris, Cuoricino, Galadriel, e cercano con urgenza una casa per non essere esposti ai rischi della strada. Sono bellissimi gatti, alcuni dei tantissimi felini vaganti presenti sul territorio di Siderno. A dar loro dei nomi e ospitarli dopo averli portati in salvo è stata Marilene Bonavita, dottoressa in farmacia, giornalista e animalista di lungo corso, che da anni si occupa dei randagi di Siderno salvandoli, sostenendo le spese delle cure veterinarie e accogliendoli presso propri locali, oltre che favorendone l'adozione. Il 4 maggio però l'ambiente in cui aveva sistemato una ventina di gatti è stato sgomberato per un'asta giudiziaria e Marilene, responsabile per la provincia di Reggio dell'associazione Stop Animal Crimes, con il presidente Antonio Colonna lancia un appello per trovare ricovero agli animali, che non può tenere tutti nella sua abitazione. 

Dice Colonna: "Che i cittadini che rinvengono cani e gatti in difficoltà abbiano preso l’abitudine di rivolgersi a volontari e non alle autorità preposte è ormai fenomeno diffuso in tutto il sud Italia, ma a Siderno, dove Marilene Bonavita da anni si sostituisce al Comune salvando e trovando loro buone adozioni nel tempo centinaia tra  gatti e cani, la situazione è al limite dell'assurdo".

Colonna e Bonavita

Reggio Today aveva già parlato con l'attivista delle irregolarità riscontrate nella provincia di Reggio Calabria dove la mancanza di rifugi e l'inerzia delle istituzioni, dall'Asp ai sindaci, ha generato un far west incontrollato in cui i cittadini che amano gli animali sono costretti ad agire autonomamente per raccogliere e salvare i randagi. E tra le persone perbene, ci aveva detto Colonna, molti lucrano, ma anche gli altri agiscono comunque in una zona di illegalità che i comuni, se non c'è intervento dell'autorità giudiziaria, fingono di non vedere perché di quell'attività hanno bisogno. E non è un caso che questo associazionismo fuori legge si mostri ostile alla nuova legge regionale sul randagismo, molto severa nelle sanzioni.

A Siderno Bonavita si occupa da anni della colonia di randagi al posto delle istituzioni

Nei locali sgomberati Marilene Bonavita deteneva a titolo gratuito gli animali salvati a proprie spese, dunque senza gravare sul bilancio comunale, ma la sua meritoria azione condotta a Siderno per umanità e spirito di volontariato si è dovuta stavolta scontrare con l'intervento del custode giudiziario. Nonostante il legale di Marilene avesse chiesto un rinvio delle operazioni di rilascio dell'immobile, tutto è avvenuto in tempi frenetici: nella stessa giornata di giovedì scorso è stato convocato il responsabile del canile di Caulonia per trasferire lì i gatti tenendoli per 15 giorni, alloggiati in trasportini, soluzione che ha avuto anche l'approvazione dei veterinari dell'Asp. Ma Bonavita non ha accettato di lasciare i randagi in una situazione che avrebbe messo a rischio le loro vite, riuscendo a portarli temporaneamente in uno stallo privato e a pagamento. Dove, com'è ovvio, non potrà permettersi di lasciarli a lungo. "L'associazione Stop Animal Crimes, il mio legale e anche il presidente del partito animalista Cristiano Ceriello, che è avvocato, mi avevano consigliato di far prelevare i gatti - spiega - in modo da poter denunciare la loro sistemazione nel canile, e so che quella sarebbe stata la strada giusta sul piano legale, ma non ce l'ho fatta. I gatti che ho salvato e curato avrebbero sofferto in quella condizione di prigionia. E poi, dopo quelle due settimane, che fine avrebbero fatto? E' plausibile pensare che sarebbero tornati in strada, dove la colonia diventa sempre più numerosa e ne troviamo tantissimi morti".

Un altro dei gatti

Attualmente Marilene sta ospitando 37 gatti, di cui una ventina nello stallo privato e gli altri a casa; nel mese di maggio è riuscita a farne adottare 12. Ogni giorno li sfama con ulteriori spese per il loro cibo, e ricorda la difficoltà per mettere al sicuro i felini dell'immobile svuotato ed evitare che venissero portati a Caulonia: "Nelle operazioni di sgombero li hanno considerati oggetti da smaltire. Ho contattato molte associazioni ma nessuno mi ha aiutata, ho faticato per prenderli perché erano destabilizzati, l'arrivo di tutte quelle persone li aveva agitati, ho dovuto usare i guanti perché erano diventati aggressivi. Non si pensa mai a questo tipo di conseguenze sullo stato psicofisico degli animali, ma noi stiamo lottando proprio per riconoscerli come esseri senzienti". 

Antonio Colonna denuncia il caso di Siderno per evidenziare ancora una volta le carenze della provincia di Reggio nell'emergenza randagismo. Già lo scorso era stato nella Locride per presentare ai sindaci la proposta di Stop Animal Crimes, creare un'oasi gestita da vari comuni, dove accogliere i randagi già sterilizzati in sale veterinarie comunali e svolgere attività di raccolta sul territorio in alternativa con i canili gestiti (male) dalle asp.  "La dottoressa Bonavita - sottolinea - ha sempre curato i gatti randagi, che per legge appartengono al sindaco, censendo come tutor una colonia felina esistente da più di un ventennio e chiedendo al Comune un aiuto nella sistemazione degli animali ma senza alcun riscontro; anche la nostra associazione aveva chiesto all'amministrazione di realizzare un'area dedicata al ricovero dei gatti ma non c'è mai stata alcuna risposta positiva". Colonna denuncia che i gatti recuperati per strada dalla polizia locale vengono portati presso una clinica veterinaria privata dove ricevono cure di primo soccorso. "Ma poi - continua - non c'è un luogo autorizzato dove poterli sistemare adeguatamente, crediamo sia un’assurdità spendere soldi pubblici in una clinica privata anziché dotarsi di una struttura pubblica".

Locali idonei e disponibili per il gattile ma è tutto fermo per motivi burocratici

In realtà dall'amministrazione nei mesi scorsi erano arrivate notizie confortanti. "Siderno - dice ancora Marilene Bonavita - ha un assessore al randagismo, e durante una mostra cinofila organizzata da me a gennaio aveva dichiarato pubblicamente che erano disponibili locali idonei per il gattile e si sarebbe impegnata per realizzarlo. Da parte sua ci sono davvero volontà e impegno ma poi tutto si blocca sempre per colpa della burocrazia. Dall'assessore mi è stato detto che è necessario un bando da parte dell'ufficio tecnico e che la persona preposta è al momento assente, quindi adesso è tutto fermo. Eppure - aggiunge - quei locali potrebbero darli in comodato d'uso gratuito con Stop Animal Crimes, che è una garanzia, invece che lasciare questo stato di cose, grave per l'igiene e la salute pubblica e per tanti animali innocenti". Una richiesta ufficiale al comune per la gestione provvisoria immediata è stata presentata dalla referente il 27 aprile.  

Alla reggina Bonavita, esponente del Partito Animalista e già candidata al Senato e alla Regione, i gatti la gente li porta persino sotto casa: "Non ho mai detto di no, ma non sono una semplice gattara anzi il problema è proprio che invece lo sono la maggioranza dei volontari, che non hanno nessuna conoscenza delle normative e la cui ignoranza spesso fa danni. Ho fatto tanto per il randagismo in Calabria e nella provincia di Reggio - continua - ad esempio sono stata promotrice delle prime petizioni contro la vivisezione. Io stessa ne avevo fatte negli anni dell'università, purtroppo faceva parte degli studi e ce la presentavano come una cosa da fare quasi in automatico, ma poi ho capito tante cose e ho deciso di impegnarmi sul campo".

Come rileva Stop Animal Crimes, la situazione di Siderno rispecchia quella dell'intero territorio dell'Asp provinciale di Reggio. "Una provincia - dice Antonio Colonna - dove non esiste un canile sanitario, nè un gattile, non ci sono servizi di accalappio e azioni di prevenzione e la maggior parte dei canili è sotto sequestro come quello di Sant'Ilario, a cui si appoggia Siderno. In questi canili gli animali vengono in parte mantenuti con raccolte fondi private di associazioni al suo interno e i comuni tardano nei pagamenti delle rette a danno del benessere animale".

Ma l'atmosfera è di immobilismo e omertà. Cani e gatti in giro nei piccoli centri sono ormai un'immagine acquisita, che si accetta senza pensare che le istituzioni prima o poi se ne occuperanno, e sale alla ribalta soltanto in seguito a fatti eclatanti o perché il passaggio caotico dei randagi tra i rifiuti crea disagi a qualche residente. Bonavita e Colonna intendono interessare della questione il Prefetto di Reggio Calabria e chiedono la collaborazione di chi davvero vuole cambiare le cose: "Il randagismo - affermano - non deve più essere visto come un problema secondario, al contrario è un fenomeno sociale, politico e ambientale la cui trascuratezza fomenta sacche di illegalità e infiltrazioni criminali". 

Ora però c'è un'emergenza, quella dei gatti oggi sistemati nello stallo. Chi può aiutare Marilene a trovare una sistemazione per loro può contattare i numeri 3920250667 e 3665363544, ma lei vuole essere sicura che sia un luogo sicuro. E' scottata dall'ultima esperienza, una staffetta verso Bologna di una gatta con i suoi due gattini, finita in un inganno e che sarà oggetto di denuncia: "C'era una signora del Nord con una bellissima casa che voleva prendere tutti e tre, ma non glieli hanno dati e se ci penso sto ancora male. Per chi ama gli animali saperli in carcere o vedere quanti ne muoiono per strada è un dolore immenso".

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