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Biodiversità / Ravagnese

Slow Food Reggio Calabria incontra gli studenti della scuola primaria di Arangea

All'interno del plesso è stato organizzato un laboratorio del gusto “Il succo dell’esperienza…sensoriale”, con lo scopo di promuovere la conoscenza ed il consumo delle arance coltivate nella cosiddetta “Conca d’oro”

Biodiversità, parola che indica la ‘diversità della vita’ sul nostro pianeta, su tutti i livelli possibili. Slow Food ha fatto di questa parola il centro di campagne e lotte indirizzate a difendere una alimentazione non omologata e decisamente più sana. Un ripensamento dello stile di vita, più resiliente e radicato nelle culture locali, risultato di secoli di adattamenti “lenti”.

Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica, da anni organizza azioni informative ed educative per divulgare la conoscenza del patrimonio gastronomico e agricolo caratterizzato da varietà vegetali e animali, contrastandone la graduale scomparsa, come per esempio l’arancia Belladonna di San Giuseppe inserita insieme alla varietà Firrindolu nell’Arca del Gusto.

"Tra le numerose attività che svolgiamo annualmente nelle scuole, - spiega Slow Food Reggio Calabria -  ci ritroviamo con piacere a collaborare con l’Istituto comprensivo G. Moscato di Reggio Calabria, con la cui dirigente, avvocato Lucia Zavettieri, condividiamo le finalità educative delle iniziative promosse dalla nostra associazione, che difende da anni le tradizioni alimentari e le coltivazioni locali.

Con il supporto dell’ass. dei produttori “Arancia Belladonna di San Giuseppe”, presso il plesso della scuola primaria di Arangea, abbiamo organizzato un laboratorio del gusto “Il succo dell’esperienza…sensoriale”, con lo scopo di promuovere la conoscenza ed il consumo delle arance coltivate nella cosiddetta “Conca d’oro” dell’immediata periferia di Reggio Calabria".

"Un percorso ludico-educativo pensato ad hoc da Giovanna per i più piccini che va dalla conoscenza della famiglia degli agrumi (primo tra tutti il bergamotto di Reggio Calabria), all’assaggio guidato, al gioco, al riconoscimento delle varietà. Un modo per trasmettere consapevolezza e saperi ai più piccoli, futuri  consumatori".

L’incontro è stato promosso dalla responsabile di plesso, la maestra Filloramo, che ha avuto la collaborazione delle colleghe Verduci, La Face, Meduri, La Corte, Malacrinò, Manto e Barreca. Con entusiasmo hanno preparato insieme l’appuntamento culturale e con i piccoli alunni canzoncine e poesie sul tema.

Il plesso di Arangea (l’origine della denominazione è dovuto all’antica presenza di enormi distese di aranci) rappresenta "una conquista per il quartiere, un punto di aggregazione e accoglienza per tutti, un'occasione di crescita culturale per i cittadini che lo popolano.

Avere una scuola nel posto dove si vive offre agli studenti opportunità di apprendimento nel luogo di residenza; è facilmente raggiungibile a piedi senza necessariamente dover subire lo stress e l’inquinamento dell’automobile. Una piccola scuola nel quartiere incentiva la collaborazione tra vicini di casa, stimola l’aiuto e il dialogo con la figura dei dei nonni. Una scuola di quartiere può essere una risorsa per i piccoli punti vendita, diventando così una scuola di comunità, una scuola slow, più resiliente e “a misura di bambino”". 

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