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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'iniziativa

Sui social reggini si prova a rendere più bello il Natale di chi ha più bisogno

Nel gruppo di riuso Non si jetta nenti qualcuno ha avuto l'idea di offrire la sua competenza professionale per fare un regalo speciale

Il Natale non è uguale per tutti. Ovviamente parliamo dell'aspetto conviviale della festa, del piacere di fare e ricevere doni e trascorrere momenti sereni con le persone amate, anche riservandosi la frivolezza di un abito o un'acconciatura diversi dall'ordinario. Scenari che però non sono neanche maginabili per chi vive per strada da solo, sfidando la sopravvivenza al freddo e senza cibo. Ma sogni e desideri, per queste persone come per chiunque altro, sono liberi e non hanno la rigida etichetta del solo necessario. Pensando a questo, da alcuni anni si registrano iniziative di esercenti e professionisti della bellezza che offrono a senzatetto o soggetti in gravissimo stato di povertà ed emarginazione sociale trattamenti di vario tipo per farli sentire ordinati, curati e sì, senza colpa di vanità, belli. 

Regalare un momento speciale a chi vive nell'indigenza

A Reggio lo ha fatto la giovane parrucchiera Samantha Travaglia, che attraverso il gruppo Facebook "Non si jetta nenti", ha offerto un servizio completo capelli e trucco per regalare a qualcuno un modo diverso di vedersi fuori dalla quotidiana condizione di indigenza. 

Il popolare gruppo, conosciuto da tutti in città e ideato dall'associazione Fare Eco, si occupa non di solidarietà ma di riuso e diffusione di queste buone pratiche ecologiche, ma stavolta gli admin hanno ammesso il post fuori tema perché la finalità lo merita. Samantha ha deciso di fare un regalo natalizio speciale, un total look capelli (taglio, colore e piega) e trucco a una persona che non ne avesse la possibilità economica. Contattata da una signora, con la sua abilità da professionista del settore l'ha completamente trasformata. In privato ci mostra le foto del prima e dopo e spiega: "L'ho fatto con il cuore perché so realmente cosa significa non avere ed è una sensazione brutta che vorrei non provasse nessuno". Tra tanti messaggi ricevuti (purtroppo non tutti da parte di chi davvero fosse nella situazione di bisogno), la donna che poi ha ricevuto l'omaggio l'ha commossa per le sue parole. "Vorrei riproporre questa mia iniziativa dopo Natale - spiega ancora Samantha - sperando sempre nella buona fede delle persone". E per i giorni di festa, durissimi per chi è senza mezzi, sta pensando di organizzare una cena o regalare dolci. Questa generosa ragazza non è milionaria ma dona con amore quello che ha e fa la sua parte. Basta poco per aiutare gli altri, se lo si vuole. 

Sempre sul gruppo Non si jetta nenti il suo esempio ha contagiato un altro membro, che ha deciso di offrire a due persone un trattamento decontrutturante benessere con cromoterapia e infrarossi. Anche lui si augura che il dono vada a chi ne ha realmente bisogno e non può permettersi una simile cura. "Spero - scrive - che questi piccoli gesti siano solo l'inizio di un'epidemia di solidarietà e amore incondizionato contro le guerra e tutto quello di drammatico che ogni giorno accade nel mondo e nella nostra società".

Appello della scrittrice Colica per donare la bici desiderata da un ragazzino

Ma la solidarietà attraversa la rete social con tanti piccoli segnali, un passaparola che fa sentire a casa anche chi l'ha persa, come il percorso delle briciole di Pollicino.  La scrittrice e artista Katia Colica, che da sempre promuove interesse e attenzione della comunità cittadina verso le periferie e i minori in difficoltà, sulla sua pagina Facebook fa un appello per illuminare il Natale di un ragazzino che, come tutti i coetanei, avrà scritto una letterina a Babbo Natale, ma forse nel suo caso il buon vecchietto da solo non ha i mezzi per accontentarlo: "Amici e amiche di Reggio Calabria, ho una bellissima proposta per chi vuole trascorrere il Natale con livelli di bellezza spudorati ed esagerati. Serve una bicicletta per un bimbo di circa undici anni, naturalmente in buono stato perché vorremmo donarla con tutto il riguardo che il piccolo merita". Conclude Katia Colica: "Facciamo questa cosa bella? Ché va a finire che prima o poi un po' belli lo diventiamo davvero tutti". 

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