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Domenica, 28 Aprile 2024
La via della Fede

Alla scoperta di San Paolo, a Reggio arriva il trekking urbano

Il Comune ha approvato il protocollo d'intesa tra l'Arcidiocesi ed enti istituzionali per far diventare il territorio metropolitano luogo di attrazione per i gruppi scout, i pellegrini e i turisti intorno alla figura del santo

La via della Fede di San Paolo sta diventando realtà. Un progetto, avviato dalla Pattuglia San Paolo, costituita da scout adulti di Reggio Calabria aderenti a differenti associazioni di matrice scout, nel 2015, che ha l’obiettivo, sull’esempio delle Vie Francigene, di ripercorrere il viaggio che San Paolo fece da prigioniero nel 61 d.C. da Cesarea a Roma, facendo tappa nelle città di Siracusa, Reggio Calabria e Pozzuoli, e che lo stesso San Paolo descrisse negli Atti degli Apostoli. 

Un progetto che adesso sembra arrivare presto alla sua realizzazione. L’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, che è il soggetto promotore, ed l'arcivescovo Fortunato Morrone, a giugno scorso infatti, ha incontrato la partnership di progetto per concordare un protocollo d’Intesa affinchè ci fosse l'impegno programmatico di ciascun partener.

Adesso il Comune di Reggio Calabria, con una delibara di giunta, presieduta dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha approvato il protocollo d'intesa e si lavorerà alla realizzazione della via della fede di San Paolo. Il Comune di Reggio Calabria è stato inserito tra i componenti della segreteria tecnica del progetto . 

Una nuova via esperienziale

L'obiettivo è colmare il vuoto che si registra al sud rispetto alla rete delle Vie Francigene e alle Vie dei pellegrinaggi verso Roma e o la Terra Santa, recuperate e valorizzate di recente, e realizzare un Cammino che abbia un valore religioso, anche su basi storiche, e che possa arrivare a Roma attraversando le regioni meridionali dell’Italia (Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Lazio).

Come le Vie Francigene conducono a Roma sui percorsi storici che i pellegrini usavano dal Nord Europa per arrivare a San Pietro e le Vie dei pellegrinaggi collegano Roma alla città di Brindisi e Santa Maria di Leuca, antico percorso di pellegrinaggio tra Roma e la Terra Santa attraverso la Puglia, la “Via della Fede di San Paolo “vuole essere un nuova Via “esperienziale che si rifaccia al viaggio che San Paolo, da prigioniero, nel 61 d.C. fece, prevalentemente via mare, da Cesarea a Roma, con tre tappe in Italia: a Siracusa dove si fermò tre giorni;  a Reggio Calabria dove si fermò presumibilmente un giorno e una notte; a Pozzuoli dove restò una settimana e da dove partì alla volta di Roma. 

Paolo di Tarso e la Chiesa di Reggio Calabria

Tra San Paolo e la Chiesa di Reggio Calabria c’è un particolare legame. L’Apostolo approdò a Reggio nel 61 d.C., provenendo da Siracusa e fece il primo annuncio del Vangelo.  “Secondo un'antichissima tradizione, l'approdo di Paolo a Reggio sulla spiaggia antistante il Lungomare, all'altezza del "Cippo ", avvenne un giorno in cui vi si svolgeva la festa in onore di Diana Fascelide. Si racconta che San Paolo ottenne di parlare alla pagana e distratta folla festante, lì radunata, fino a che fosse durata la fiamma di un moccolo di candela posto su una colonna ma, prodigio meraviglioso, consumatasi la candela, iniziò ad ardere la colonna di pietra e con la sua luce consentì che la predicazione di San Paolo si protraesse fino al mattino. La fiamma che ardeva nelle parole dell'Apostolo infiammò anche il cuore della gente bruzia, che si convertì al Cristianesimo”.

È proprio grazie e questo prodigio, San Paolo è considerato fondatore della Chiesa reggina e Padre nella fede dei cristiani di Calabria, proclamato, nel 1980 da Giovanni Paolo II, Patrono principale dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria.
In occasione della visita pastorale del 7 ottobre 1984, Papa Giovanni Paolo II nel discorso di saluto disse: “Nel toccare il suolo di questa Città provo viva emozione al considerare che qui approdò Paolo di Tarso e qui l’Apostolo delle Genti accese la prima fiaccola della fede cristiana: da qui il cristianesimo ha iniziato il suo cammino in terra calabra, espandendosi in ogni direzione, sia verso la costa ionica sia verso la fascia tirrenica. È questo un primato che mi piace sottolineare e che è motivo di giusto orgoglio per la Chiesa e per la città di Reggio Calabria”.

Le attività previste

Adesso c'è da lavorare per realizzare davvero il Cammino e intercettare cos' il “turismo lento”,  che punta ad esperienze innovative orientate alla conoscenza delle comunità e delle tradizioni locali e alla fruizione delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche e artistiche. Per questo tra le attività previste - come si legge nel progetto - c'è da definire gli itinerari e le attività per offerte differenti, da 1 giornata a 3 giorni e i vari pacchetti turistici. Ovviamente occorre realizzare  materiali e strumenti promozionali, a partire da un sito web dedicato, pensando anche ad una segnaletica e a mappa del trekking. 

Tra gli obiettivi ci sarebbe pure quello di attrezzare il Parco Baden Powel e la collina di Pentimele per i campi scout e individuare eventuali altri luoghi attrezzati per l’ospitalità scout e la promozione per la realizzazione in città di una “casa del pellegrino” e di aree attrezzate per il campeggio per i turisti plein-air. Ancora una Mappa della ricettività per gli utenti del trekking urbano: B&B, alberghi, strutture religiose, case per famiglia, ristoranti, trattorie, punti ristoro, pizzerie, pasticcerie, attraverso anche la definizione di una apposita “scontistica” , pensando anche ad un rafforzamento del sistema dei servizi a supporto del turismo, mezzi pubblici, guide turistiche e biglietti unici per ingressi e partecipazione a eventi.

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