rotate-mobile
Alla scoperta dell'arte / Bagaladi

Il viaggio nell'immensa bellezza rinascimentale del Gagini

Grande successo di pubblico per le due giornate di studio promosse per conoscere aspetti poco noti della produzione artistica del divulgatore instancabile delle mode rinascimentali nelle regioni più a Sud del Regno di Napoli

Grande successo di pubblico per il convegno "I Gagini di Bissone e la scultura rinascimentale tra Calabria e Sicilia", promosso dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania e organizzato a Reggio Calabria e a Bagaladi dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia con la collaborazione dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte e la Delegazione Fai di Reggio Calabria.

Le due giornate di studio sono state una straordinaria occasione per conoscere aspetti poco noti della produzione artistica di Antonello Gagini, divulgatore instancabile delle mode rinascimentali nelle regioni più a Sud del Regno di Napoli.

L’idea del convegno, nata da un progetto promosso dall'assessorato ai BBCC della Regione Siciliana, si è in Calabria concretizzata grazie al lavoro della Sabap-RC, guidata dal soprintendente Fabrizio Sudano, che ha fortemente voluto creare una sinergia non solo con il Fai Calabria ma anche con gli enti locali, pubbici e religisiosi, deputati alla valorizzazione dei beni culturali.

Numeroso il pubblico, che ha visto anche la partecipazione degli allievi dell' Istituto scolastico R. Piria di Rosarno e del liceo Preti-Frangipane di Reggio Calabria. Tra i rappresentanti istituzionali presenti vi erano infatti il sindaco facente funzioni della della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace che ha offerto la sala Perri di Palazzo Alvaro, dove si è svolto il convegno e il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio, il quale ha ospitato nel comune calabrese la sessione del giorno successivo.

Presenti anche Rocco Gangemi, delegato ambiente e paesaggio Fai Calabria, e i direttori degli uffici beni culturali delle diocesi di Reggio-Bova, Oppido-Palmi Locri- Gerace, rispettivamente Domenico Rodà, Paolo Martino, Fabrizio Cotardo.

Molti i relatori e, dunque, gli approfondimenti che hanno caratterizzato la giornata di studi reggina. Grazie ai contributi degli storici dell’arte, Maria Teresa Sorrenti, Mario Panarello, Pasquale Faenza, Giacomo Oliva e Domenico Pisani, si è avuto così modo di sondare aspetti tecnici, iconografici e stilistici di gran parte delle opere d'arte realizzate da Antonello Gagini in Calabria.

Dalla sua prima opera nota, la Madonna con Bambino di Nicotera, alla straordinaria Pietà di Soverato, e poi ancora il monumento funerario di Giacomo Carafa a Caulonia, le Madonne a mezzo busto di Sinopoli e Pietrapennata di Palizzi, la meravigliosa della Vergine con il Bambino di Seminara, quelle di Amantea, Mesoraca e Bombile, l'Annunciazione di Bagaladi e quella che è stata definita l'ultima impresa calabrese di Antonello: l'Incredulità di San Tommaso della cattedrale di Gerace.

Al convegno non poteva non macare l'intervento dello storico dell’arte, Giampaolo Chillè grazie al quale il catalogo dello scultore parormita si è arricchito di un'opera di eccezionale interesse, scoperta dallo studioso sulla facciata di una antica chiesa del messinese. Un catalogo estremamente ricco di opere marmoree quelle realizzate della bottega del Gagini a cavallo tra Quattro e Cinquecento, magistralmente mappato da Franco Prampolini grazie ai nuovi ed avanguardistici sistemi di rilievo.

Densi di significato sono stati inoltre gli interventi della sessione conclusiva del convegno, tenutasi a Bagaladi sabato scorso, inerenti la valorizzazione e la fruizione del patrimonio scultoreo rinascimentale nella Calabria meridionale e nella Sicilia orientale. Nella suggestiva cornice del Frantoio Jacopino si è parlato dei progetti tematici promossi in questi anni dalla Sabap-RC, relazionati dalla funzionaria storica dell’arte Daniela Vinci, dal museo diocesano Mons Aurelio Sorrentino di Reggio Calabria, diretto da Lucia Lojacono, ideatrice della mostra “Icone del
Rinascimento”, dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, promotore del progetto Rinascimento d’Aspromonte (realizzato da Patrizia Giancotti, Pasquale Faenza, Stefano Mileto), dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania rappresentata in Calabria dagli interventi del dirigente della sezione architettonica, paesaggistica storico artistica ed etnoantropologica della Soprintendenza di Catania Franco La Fico Guzzo e dalla funzionaria, nonchè storico dell’arte, Carmela Cappa, e dalla delegazione Fai di Reggio Calabria che proprio dal tavolo del covegno, attraverso la figura del capo delegazione Dina Porpiglia inagurava a Bagaladi l’avvio delle Giornate Fai d’Autunno svolte quest’anno nel paese simbolo della Valle del Tuccio, all’insegna della riscoperta dei percorsi gaginiani in Aspromonte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il viaggio nell'immensa bellezza rinascimentale del Gagini

ReggioToday è in caricamento