Sviluppo Piana, le idee dell'ex consigliere regionale Imbalzano
Per il politico reggini non basta solo la Zes, sono necessarie le infrastrutture viarie e il potenziamento delle dighe presenti sul territorio
“C’è voluta la drammatica siccità che si è abbattuta sul Centro-Nord, divenuta ormai una vera guerra dell’acqua, e che rischia di trasformarsi in una catastrofe economica – alimentare per l’intero Paese, per riproporre anche in Calabria il problema della gestione delle abbondanti risorse idriche di cui dispone la nostra regione ,spesso inutilizzate per incapacità, insipienza e follia amministrativa. Da presidente della commissione “Bilancio, attività produttive e fondi comunitari” eravamo presenti ed abbiamo rappresentato la Regione, alla presenza di tanti Sindaci e del Consorzio di Bonifica di Rosarno, in quella assolata mattinata del collaudo avvenuto nel 2013. E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già consigliere regionale.
“Avevamo assunto, intervenendo in quella sede - dice Imbalzano - l’impegno a far finanziare le opere a valle per l’utilizzo potabile, agricolo, energetico, turistico ed antincendio dell’impianto: impegno che, nella seduta del 21 luglio 2014 del consiglio regionale, con un emendamento da noi proposto ed approvato all’unanimità dal consiglio regionale, nel corso della nostra relazione sulla nuova programmazione comunitaria 2014 -2020, avevamo puntualmente mantenuto. Un risultato straordinario che doveva chiudere una vicenda che risaliva agli anni ’70,villustrato successivamente alla stampa nel corso di una conferenza tenuta presso la sede del Consorzio di Bonifica, i cui dirigenti si battevano da anni con noi su una questione così strategica per lo sviluppo del territorio pianigiano ”.
“C’è voluta l’incoscienza della maggioranza di centro sinistra della legislatura successiva - prosegue Imbalzano - con il disinteresse di chi rappresentava il territorio in consiglio, per permettere al presidente Oliverio di congelare ed ignorare quel deliberato che finanziava l’opera, peraltro mai revocato. Oggi, di fronte alla crisi epocale sulla disponibilità e l’utilizzo virtuoso delle risolse idriche già disponibili, ci auguriamo che l’ottimo presidente Occhiuto, il quale fin qui ha dimostrato da par suo grande capacità, visione e sensibilità verso le esigenze reali di tutte le province calabresi, possa reperire quei modesti finanziamenti , se possibile tra i fondi Fesr dell’attuale pogrammazione 2021-2027, che consentano l’utilizzo multiplo di queste imponenti risorse che darebbero respiro all’agricoltura di tutta la Piana e consentirebbero finalmente di valorizzare turisticamente uno splendido Comprensorio montano”.
“Al governatore della Calabria - conclude - chiediamo altresì un energico intervento sull’Anas perché sblocchi il finanziamento di originarie 38 milioni di euro strappato col decreto sblocca Calabria, per realizzare lo svincolo sulla A2 in località Misimizzi di Laureana di Borrello. Lo svincolo stesso, intanto, toglierebbe dall’isolamento almeno 20 comuni delle contigue province di Reggio e Vibo ma contemporaneamente faciliterebbe l’accesso e lo sviluppo anche del comprensorio interessato dall’utilizzo delle acque della Diga sul Metramo”.