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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Professionisti del benessere al collasso, Pizzi scrive alla Santelli: "Non ci lasci per ultimi"

Rosalba Pizzi, presidente del settore della Confcommercio, chiede una riapertura delle attività: "Garantiremo il pieno rispetto degli standard di sicurezza"

Tra i molti settori piegati dall’emergenza coronavirus c’è anche quello riguardante i professionisti del Benessere chiusi e impossibilitati a lavorare dopo il decreto dello scorso 9 marzo. A tal proposito prende la parola Rosalba Pizzi, presidente della Federazione dei professionisti del Benessere della Confcommercio che scrive alla governatrice Jole Santelli.

“A distanza di un mese la situazione della nostra Regione- scrive Pizzi- grazie alle misure prese da parte di tutte le istituzioni, sta gradualmente migliorando. Ma, mentre migliora la situazione sanitaria, l’economia nel nostro settore, invece, è andata in frantumi, considerando che ad oggi nessun aiuto economico è giunto nelle nostre tasche, mentre spese, canoni di locazione, noleggio macchinari, leasing, utenze e tanti altri oneri economici, che gravano sulle nostre aziende, non cessano e noi non possiamo, considerando che  ci manca la necessaria liquidità per far fronte alle obbligazioni assunte nell’esercizio d’impresa, ottemperare ai nostri impegni economici”. 

La Federazione chiede la possibilità di riaprire il prima possibile per limitare quanto possibile i danni già subiti dal settore: “Le chiediamo di poter riaprire il prima possibile, obbligatoriamente nel pieno rispetto dei massimi standard di sicurezza e protezione individuale, sia per i nostri clienti che per i nostri dipendenti. In questi giorni si paventa l’ipotesi di riaperture “scaglionate” e il nostro settore rientrerebbe tra gli ultimi, ossia tra il 20 e 25 maggio.

Dal 4 maggio si ipotizza la libera circolazione dei cittadini, seppur con misure di protezione personale (guanti e mascherine obbligatorie); circolazione che potrebbe comportare seri problemi da risolvere per quanto riguarda il nostro settore; se i nostri negozi resteranno chiusi, (e per “nostri negozi” intendo quelli che lavorano rispettando le leggi, le regole fiscali e nella piena legalità), gli “abusivi” ed il lavoro nero avranno campo libero -come già sta succedendo- con rischi enormi per la salute dei cittadini che si rivolgono a queste persone per ricevere a proprio domicilio tali servizi, rigorosamente “in nero” e senza alcun controllo sanitario”. 

“Questa situazione è stata da me più volte denunciata pubblicamente nel corso di diversi incontri pubblici organizzati negli anni- continua la presidente- coinvolgendo anche le istituzioni locali e le forze di polizia.

La categoria sta già pagando un conto salatissimo a causa delle misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus e la prospettiva di dover aprire tra le gli ultimi mette ancora più in crisi tutto il settore”.

Riapertura garantita da tutti gli standard di sicurezza necessai: “Le anticipo che noi, professionisti del Benessere, siamo pronti a modificare le modalità di accesso alle nostre aziende – conclude Rosalba Pizzi -adottando ingressi subordinati al mantenimento della distanza prevista dal Dpcm  del 10 aprile 2020, lavorando solo su appuntamento e garantendo, inoltre, i sistemi di protezione individuale sia per i titolari che per i nostri dipendenti e clienti ai quali forniremo detti dispositivi se sprovvisti.

Confido nella sua comprensione e condivisione dei nostri timori per la reale possibilità di perdere le nostre aziende, che hanno sempre operato in onestà e piena legalità e che rappresentano e sono una risorsa importante anche per l’economia della nostra amata Calabria”.

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