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Beni confiscati alla 'ndrangheta restituiti alla comunità: nuovi progetti per far crescere la speranza

La MetroCity ha approvato tre delibere: casa per il "Durante e dopo di noi" a Villa San Giovanni, comunità alloggio per anziani e disabili lievi a Santo Stefano e una struttura Adspem in città

Un bene confiscato alla criminalità diventerà una Casa per il "Durante e dopo di noi" a Villa San Giovanni. Un altro immobile si trasformerà in un poliambulatorio specialistico solidale, in un centro diurno per giovani in difficoltà e in comunità alloggio per anziani e disabili lievi a Santo Stefano in Aspromonte. Un altro ancora, poi, ospiterà una struttura dell’Adspem a Reggio Calabria.

Queste le ultime delibere del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che segnano un punto fondamentale nel contrasto al malaffare, attraverso la riqualificazione e l’assegnazione a nuova vita di strutture appartenute a chi ha accresciuto le proprie ricchezze sull’illegalità.

Le destinazioni

Cooperativa Sociale "Rose blu onlus", il cui progetto di realizzare una Casa per il “durante e dopo di noi”, ha trovato riscontro nella delibera approvata dal primo cittadino, destinata ad assistere, curare e proteggere persone con gravi disabilità costrette in una delicata condizione d’assenza di sostegno familiare.

Croce Rossa Vallata del Gallico, nel territorio di Santo Stefano in Aspromonte, verrà realizzato un poliambulatorio specialistico solidale, di un centro diurno giovani bes (che accolga ragazzi che vivono una situazione di disagio socio-ambientale, di ritardo scolastico o che sono a rischio di emarginazione per i quali si ritiene utile un intervento educativo che prevenga l’allontanamento dal loro nucleo familiare) e una comunità alloggio per anziani/disabili lievi.

Adspem, Associazione dei donatori di sangue problemi ematologici. Un bene confiscato in via Manfroce traversa privata a Reggio Calabria, ospiterà un centro della salute presso cui effettuare visite informative e screening gratuiti con medici specialisti di diverso genere, in accordo di partenariato con l’Ail reggina.

"Nell’affrontare il tema delicato della riassegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata - ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà - abbiamo sempre tenuto in debita considerazione i bisogni dei più deboli. Abbiamo istituito una commissione che, oculatamente, valuta ogni proposta ricevuta e sul rispetto di parametri base giudica la validità delle proposte. Sin dall’insediamento, comunque, una convinzione, più d’ogni altra, ha mosso il nostro agire: nessuno deve rimanere indietro. Mai. Ogni cittadino, quindi, deve avere pari dignità e identiche opportunità di vivere nel migliore modo possibile, anche rispetto a patologie gravi e gravissime o a disagi che ne compromettono la quotidiana esistenza.

Progetti come quelli presentati da Rose blu, Croce Rossa o Adspem si inseriscono perfettamente nelle sensibilità e nella filosofia dei programmi dell’Amministrazione metropolitana. Reggio Calabria ed il suo comprensorio, d’ora in avanti, avranno ulteriori spazi e luoghi dove la vita conta. E conta, soprattutto, il saper essere umani. Solidarietà, rispetto e dignità sono valori che dovrebbero spingere i sentimenti di ognuno di noi".

Per il primo cittadino tutto questo  assume "un valore ancora maggiore se prende il posto del male che affligge il nostro territorio. Sottrarre alla criminalità i propri patrimoni accresciuti tramite la delinquenza e l’economia deviata, consegnarli a chi fa del bene e crea equità e giustizia sociale è segno che dovrebbe assurgere ad esempio e premia gli sforzi che, ogni giorno, vedono impegnati forze dell’ordine, magistratura e buona politica in una lotta costante e senza territorio".

Anche il consigliere delegato al Welfare, Caterina Belcastro, sottolinea l'importanza delle tre iniziative approvate dalla Città metropolitana: "Siamo sempre pronti a sostenere ed incentivare progetti che vadano incontro alle esigenze ed alle necessità dei più deboli o di chi vive un momento di difficoltà. Le tre delibere, frutto del lavoro del settore 9 Patrimonio, della dirigente Maria Teresa Scolaro e della grande sensibilità dimostrata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dimostrano, ancora una volta, come palazzo Alvaro abbia intrapreso la strada giusta per creare condivisione, rispetto e
fiducia nel prossimo, perni fondamentali per la costruzione di una società giusta e di una comunità vigile e attenta di fronte alle complessità della società odierna".

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