Come cambia la città: il resoconto di fine mandato del sindaco

Un adempimento normativo che, di consueto, viene espletato all’interno della massima assise cittadina, il consiglio comunale. Ma, l’amministrazione, con in testa il primo cittadino Giuseppe Falcomatà, ha voluto consentire a tutta la città di ascoltare la relazione di fine mandato e, per permettere a tutti di prendervi parte, si è scelto di rendicontare un quinquennio di lavoro e progetti nel tempio dell’arte: il Teatro Francesco Cilea.

Come cambia la città, non è altro che  il racconto delle trasformazioni e delle evoluzioni che Reggio ha fatto in questi anni sotto la guida Falcomatà. Uno show nel quale l’intera compagine amministrativa ha preso parte spiegando retroscena, aneddoti e dettagli tecnici su progetti realizzati, idee ancora in corso d’opera e progetti in programma.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare due nuovi strumenti per rendere sempre più concreto il concetto di amministrazione trasparente e che, aiuteranno i cittadini che vorranno tenersi aggiornati, sui lavori in corso, quelli terminati e quelli previsti grazie ad un nuovo portale: “Come cambia la città”, strumento di monitoraggio che si affianca al portale della partecipazione civica. A questo si agiunge anche una pubblicazione cartacea che cataloga gli ambiti di intervento dell’amministrazione dall’ insediamento del 26 ottobre 2014 a oggi.

“Abbiamo rimesso in moto una macchina ferma da tempo - dice il primo cittadino - governare un territorio significa prendere delle decisioni che possono dividere. Può non piacere come piacere. Noi abbiamo ascoltato le istanze della città con tutti gli strumenti disponibili: assemblee, riunioni, consigli aperti, però poi abbiamo deciso e agito. Nonostante le finanze asfittiche”. All’interno di questo racconto, non possono mancare i temi caldi di questi giorni come:emergenza  rifiuti, aeroporto e tir al porto di Pentimele.

Il primo cittadino non si sottrae alle domande e seccamente risponde punto per punto: “Per quanto riguarda i rifiuti, la città va in contro ad una fase epocale di cambiamento di sistema di raccolta, stiamo lavorando per cercare di rendere pubblico questo servizio al 100%. Questi sono da sempre gestiti singolarmente dai comuni della Città metropolitana con tutte le problematiche di liquidità che ne consegue, entro il 2020 si concretizzerà questo progetto”.

Sul caso del traffico gommato al Porto di Reggio, Falcomatà ribadisce il suo “impegno sin da subito con tutti i mezzi disponibili affinché questo non accadesse. Certo di fronte alla decisione del ministero, per quanto mi riguarda  - aggiunge - deve prevalere l’indirizzo politico delle amministrazioni locali. Noi continueremo a fare quanto in nostro potere per bloccare l’arrivo dei tir al porto”. 

Sull’aeroporto Tito Minniti, invece, il primo cittadino ricorda che “la crisi dello scalo reggino, risale a molti anni fa e solo nel 2017 è esploso il caso Alitalia e di altre compagnie aeree che avevano deciso di cancellare voli da e per Reggio. Noi – ricorda Falcomatà - siamo saliti a Roma e abbiamo ottenuto che almeno un volo rimanesse. Certo sappiamo non fosse un grande vittoria ma era l’unico modo per non far chiudere l’aeroporto come accadde per Crotone”.

"Il nostro obiettivo, ha concluso il sindaco - non è quello di non far chiudere il Tito Minniti, ma quello di trasformarlo in uno scalo degno di una città metropolitana. Adesso è solo una questione amministrativa, di chi siano le colpe a tempo debito se ne discuterà”.

Nel corso dell'incontro, un colpo di scena. Dalla platea è divampata la contestazione, alcuni cittadini e lavoratori dell'Avr hanno chiesto a gran voce al sindaco il pagamento degli stipendi.