rotate-mobile
Politica

Spirlì fa i conti in tasca all'ex commissario Cotticelli: "Sgomento per quello che ho visto"

Il presidente facente funzioni della giunta regionale è intervenuto in aula durante il consiglio regionale e ha snocciolato le cifre impegnate e non spese sulla sanità regionale

Sgomento, così si è sentito Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione Calabria, quando ha ricevuto la notizia di quello che le telecamere di "Titolo quinto" avevano da poco registrato, mandando in onda un commissario straordinario dimesso, fuori contesto rispetto all'emergenza Coronavirus, incapace di rispondere alle domande del giornalista che lo stava intervistando. 

"Signor presidente e signori consiglieri - ha detto Spirlì - io sono un presidente di passaggio e non ho mai pensato di poter sostituire neanche minimamente la lungimiranza, la nobiltà, la grande professionalità del presidente Santelli che mi ha voluto al suo fianco e ci ha voluti al suo fianco. Tutti. Però glielo devo, lo devo a lei, signor presidente, lo devo a voi signori consiglieri e assessori. Vi devo un servizio per il quale la nostra gente mi remunera e che non potrei svolgere in altro modo se non confrontandomi con questa nobilissima assise dentro la quale, dal primo momento e fino ad oggi, mi sono sentito a casa, accolto, stimato. Io vi ringrazio e lascio a voi, padroni di casa, la parola, non prima di aver manifestato il mio sgomento per quanto appreso ieri sera, attraverso una trasmissione televisiva, messa in onda da una rete del servizio pubblico. Il commissario Cotticelli, ha ammesso davanti alle telecamere accese di non aver predisposto alcun piano di emergenza per il contrasto al Covid-19".

Nel suo intervento, poi, Spirlì ha fatto le pulci all'azione dell'ormai ex commissario straordinario al piano di rientro. Del Piano Covid, ha detto il presidente facente funzioni, "la Giunta regionale non è mai stata resa partecipe".

Poi, Nino Spirlì ha snoccialato alcune cifre. "A far data dal mese di marzo i commissari delle Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera comunicano che gli importi per le assunzioni utilizzati a fronte di quelli messi a disposizione dalla presidente Santelli sono i seguenti: Azienda ospedaliera di Cosenza: risorse assegnate 2,8 milioni, risorse utilizzate 557 mila euro; Asp di Reggio Calabria: 2,4 milioni di  risorse assegnate, 1,4 milioni di risorse utilizzate; Gom di Reggio Calabria: 2,2 milioni di risorse assegnate, 1,2 milioni di risorse utilizzate; Azienda sanitaria provinciale di Cosenza: 2,4 milioni di risorse assegnate, 932 mila euro di risorse utilizzate; Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia: 1,2 milioni di risorse assegnate, 550 mila euro risorse utilizzate; Azienda sanitaria provinciale di Crotone:1,1 milioni di risorse assegnate, 650 mila euro di risorse utilizzate; Azienda ospedaliera  Pugliese di Catanzaro: 4,5 milioni di risorse assegnate, 1,5 milioni di risorse utilizzate; Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini: 2,3 milioni di risorse assegnate, 1 milioni di risorse utilizzate".

"In merito all’utilizzo dei fondi destinati al contrasto dell’emergenza coronavirus, la Regione ha fatto fino in fondo la sua parte, impegnando i 45 milioni a disposizione. Gli ulteriori 54 milioni previsti dal Decreto Rilancio saranno gestiti direttamente dalle aziende sanitarie e ospedaliere individuate come soggetti attuatori dei singoli interventi".

"Nello specifico, finora, alla Regione Calabria sono stati accreditati 45.085.876 euro, risorse contenute nei decreti legge 14 e 18 del 2020. Di questi, 7.993.950 euro sono stati impegnati per la remunerazione di lavoro del personale del Servizio sanitario regionale, della dirigenza e del comparto, direttamente impiegato nelle attività di contrasto all'emergenza Covid; mentre 3.197.580 euro sono stati destinati alle assunzioni – da parte delle aziende sanitarie – degli infermieri scolastici e di altro personale delle professioni sanitarie".

"Le aziende del Servizio sanitario regionale sono state, inoltre, già nel mese di marzo, autorizzate ad assumere personale per 18.040.000 euro. Gli ulteriori 15 milioni risultano già spesi per acquisti accentrati (dall’acquisizione di dispositivi di protezione individuale ai reagenti, dai tamponi alle apparecchiature sanitarie) e, per una parte, sono stati rendicontati dalle singole aziende".

"Anche i 54 milioni previsti dal decreto Rilancio, che prevede, tra l'altro, il rafforzamento delle terapie intensive, saranno gestiti dalle singole aziende sanitarie, che sono state individuate dal commissario straordinario Arcuri, con ordinanza del 9 ottobre, quali soggetti attuatori degli interventi previsti nel piano. La Regione, quindi, ancora una volta, è stata esautorata dalla gestione degli interventi. Le risorse del decreto Rilancio, infatti, saranno inserite nella programmazione sanitaria e nel nuovo programma operativo Covid che i ministeri affiancanti (ministero della Salute e Mef) hanno stabilito (ribadendolo nell'ultimo tavolo di monitoraggio del 9 ottobre) in capo alla struttura commissariale. È perciò evidente che la Regione, in questo ambito, non abbia alcuna possibilità di intervento".

La chiosa è amara:  "Siamo arrivati oggi, non senza disagio a dover sottolineare cosa ha fatto chi, soprattutto cosa non ha fatto e cosa avrebbe dovuto fare chi. Gli attacchi volgari, telecomandati, asserviti contro l’istituzione regione e contro gli uomini e le donne che la servono fedelmente in questi durissimi periodi di pandemia ci obbligano a pubblicare ciò che pubblico è già ma fin troppo soggetto ad opinione personale priva di alcun fondamento".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spirlì fa i conti in tasca all'ex commissario Cotticelli: "Sgomento per quello che ho visto"

ReggioToday è in caricamento