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Città metropolitana dello Stretto, Falcomatà: "Idea da valutare con vivo interesse"

Il sindaco reggino ha accolto positivamente il pensiero di Tonino Perna e Daniele Castrizio. Proposto un referendum popolare per creare una linea diretta tra Reggio e Messina

Unione d'intenti e collaborazione, due principi fondamentali nella vita di tutti i giorni e anche in un'idea nata dalle riflessioni di Tonino Perna e Daniele Castrizio. I due professori propongono un referendum popolare per valutare la creazione di una Città metropolitana dello Stretto, andando così a realizzare un asse tra Reggio e Messina.

L'ipotesi è stata commentata direttamente dal sindaco Giuseppe Falcomatà, etichettandola come "un'idea da valutare con vivo interesse lanciata dai professori Perna e Castrizio, due eminenti intellettuali della nostra città. In questi anni, grazie all'impegno messo in campo dalle amministrazioni territoriali di Reggio Calabria e Messina, sono stati avviati decisi passi in avanti in questa direzione. Ma adesso è giunto il momento di avviare, con coraggio, una fase operativa, attraverso una spinta univoca che coinvolga le due comunità territoriali con l'obiettivo di creare un'unica entità geopolitica, con una visione strategica capace di mettere insieme risorse e peculiarità comuni di un'area caratterizzata storicamente da innumerevoli affinità e poche differenze".

Interesse registrato, dunque, anche da parte del primo cittadino. Lo stesso sindaco condivide "la visione proposta. Reggio Calabria e Messina da sempre sono caratterizzate da un percorso contiguo e la loro unione andrebbe a generare un interesse superiore nelle dinamiche di governance del territorio, ricostituendo definitivamente quel ruolo baricentrico che lo Stretto, crocevia strategico nell'alveo del Mediterraneo e punto di incontro ideale tra i Paesi che su di esso si affacciano, ha assunto storicamente."

"D'altronde - puntualizza ancora Falcomatà - lo status di Città metropolitana, per i territori di Reggio Calabria e Messina, va inserito proprio in questa dinamica, nella prospettiva di una progressiva autonomia territoriale, rispetto al ruolo tradizionale delle Regioni, che potesse sfociare nel tempo in un dialogo sempre più serrato, in tutti gli ambiti, tra le due sponde dello Stretto. E nei giorni in cui in Europa si consuma lo strappo definitivo della Brexit, convinti che il compito di una classe politica lungimirante sia quello di unire e non di dividere, di aggregare ed alimentare le energie positive e non di soffiare sui venti della chiusura e della divisione, non possiamo che dar seguito a questo percorso".

"In questo senso - sottolinea il sindaco - abbiamo lavorato in questi anni, dialogando in maniera abbastanza proficua con le istituzioni messinesi, per dar vita ad un sistema di trasporti che valorizzasse l'idea dell'attraversamento nell'ottica della continuità territoriale. Un percorso che adesso va completato e messo in opera, nell'ottica di un sistema di governance unica e partecipata che possa valorizzare peculiarità culturali, naturalistiche, commerciali, accademiche e naturalmente turistiche, coinvolgendo, oltre le due città capoluogo, poli di interesse molto rinomati come Taormina, le isole Eolie, Scilla e il Parco Nazionale dell'Aspromonte". 

"Spero quindi - auspica Falcomatà - che l'idea lanciata dai due docenti reggini possa trovare 'sponda' tra i colleghi dell'altra sponda dello Stretto. E' indubbio infatti che l'università, con le due brillanti espressioni degli atenei di Reggio Calabria e Messina, possa rivestire un ruolo centrale in questo processo, costituendo il motore pulsante del percorso avviato e stimolando la politica e le istituzioni a relazionarsi in maniera sempre più concreta e programmatica."

"Da parte sua - conclude il sindaco reggino - la Città metropolitana di Reggio Calabria si candida a guidare questo processo, coinvolgendo oltre agli atenei anche le forze produttive del territorio, le associazioni, le imprese, le forze sindacali e politiche, ma soprattutto la cittadinanza che avrà la possibilità di esprimersi attraverso il referendum. Oggi più che mai è necessario socializzare questo obiettivo, affinché sia realmente condiviso dalle comunità e proceda spedito verso l'obiettivo auspicato".

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