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Dopo il voto, Roberto Occhiuto: "Il Governo lasci la Sanità ai calabresi"

"Ho già detto che il commissariamento deve finire, o il commissario sia il presidente della Regione”

Non c’è tempo di riposarsi per Roberto Occhiuto, il neo governatore della Calabria. A meno di ventiquattro ore dallo spoglio delle schede che ha decretato la vittoria del centrodestra in Calabria, ecco che Roberto Occhiuto rilascia dichiarazioni ed interviste. 

Fa un analisi del voto e spiega: “Il Movimento 5 Stelle è scomparso, e tutte le proposte politiche che parlavano alla pancia degli elettori non mi pare abbiano avuto grande successo. Hanno avuto successo, invece, le proposte di contenuto”. Poi aggiunge: “Il risultato di Calenda, ed esempio, dimostra che gli elettori vogliono politici competenti, e guardano più alla competenza, alle proposte concrete che al colore dei candidati. Questa è una lezione che deve imparare anche il centrodestra. Laddove ha una classe dirigente di qualità, come in Calabria, in Sicilia, radicata sul territorio, che sa parlare agli elettori, il centrodestra non solo vince ma stravince. Laddove sceglie i candidati guardando più alle convenienze di una parte, evidentemente perde”. 

“Il Paese sta uscendo da una crisi profonda, dalla pandemia, e vorrebbe una politica in grado di trovare soluzioni, di parlare con serenità del futuro. Assumere ‘posizioni barricadere’, urlare troppo, non piace secondo me agli elettori in questa fase”, ha aggiunto. 

“Tangentopoli rottamò un’intera classe politica, l’offerta politica va ripensata perché la pandemia è molto più impattante. Sono convinto che tra qualche mese, tra qualche anno, sarà sensibilmente diversa da quella attuale.  Anche il centrodestra, che ha potenzialmente la maggioranza nell’elettorato, deve ristrutturare la sua proposta, cercando di parlare meno alla pancia e di più al cervello e agli elettori”.

Il neo governatore poi parla della sanità e afferma: “In Calabria per 12 anni l’assessore alla Sanità è stato il ministro della Salute, con i commissari che abbiamo conosciuto nelle trasmissioni televisive. Non hanno né ridotto il debito, né aumentato la qualità delle prestazioni sanitarie. Siccome io mi gioco tutto in questo progetto di cambiamento, e i calabresi hanno bisogno di una Regione che sappia curarli e che dia loro la possibilità di farlo in Calabria, ho già detto che il commissariamento deve finire, o il commissario sia il presidente della Regione”. 

“Un investimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, sui presidi di assistenza medica territoriale, che qui mancano, sull’emergenza: voglio fare tutte queste cose perché paghiamo 320 milioni all’anno di mobilità passiva, quello che costerebbe un ospedale con le migliori tecnologie, che però non è in Calabria ma viene finanziato nelle altre Regioni. Se a questi 320 milioni aggiungiamo le spese delle famiglie per i viaggi della speranza, significa che 1 miliardo di euro all’anno va via dalla Calabria verso le altre Regioni perché la Calabria non riesce a curare i suoi cittadini. È inaccettabile, e comincerò ad occuparmi del governo della Regione partendo da questo. Il governo lasci la sanità ai calabresi”, ha concluso.

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