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Venerdì, 26 Aprile 2024
La ricognizione

Scuole reggine con meno palestre d'Italia, due progetti Pnrr e presto una mappatura completa

L'anagrafe del ministero assegna il primato negativo alla città ma l'assessora Nucera ricorda che il bando del Piano nazionale di ripresa ha previsto solo due progetti per ente

Reggio Calabria è fanalino di coda nazionale per presenza di palestre o spazi attrezzati per lo sport nelle scuole primarie. I dati, elaborati dal portale Tuttoscuola, arrivano dall'anagrafe dell'edilizia del Ministero dell'istruzione e del merito e gli ultimi disponibili sono aggiornati all'anno scolastico 2021-22: nel censimento si parla (per tutto il territorio provinciale) di 213 plessi con appena 38 palestre con la percentuale più bassa d'Italia, il 17,8%. 

L'attenzione sulle scuole primarie è legata al cambiamento che dal prossimo anno vedrà la disciplina di scienze motorie con insegnante specializzato nelle ultime due classi (quest'anno la mini-riforma ha debuttato solo per le quinte). Ma se mancano le palestre questi bambini non potranno svolgere le attività del programma: per questo il ministero ha destinato un investimento di 300 milioni del Pnrr alla realizzazione di impianti destinati alla pratica sportiva, tra spazi già esistenti e da riqualificare e nuove costruzioni. A due passi da noi, in Puglia, il 70% cegli istituti comprensivi è dotato di palestra, ed è l'unico esempio meridionale virtuoso in un panorama dopo il Sud ha un divario impressionante con il Nord.

Due progetti per Oliveto e Cannavò, ma il Pnrr da solo non basta

E su questo fronte poco può fare il sostegno del Pnrr perché, come ci spiega l'assessora comunale all'istruzione con delega all'edilizia scolastica, Lucia Anita Nucera, il bando in corso prevedeva la possibilità per ogni ente di presentare soltanto due progetti - e il Comune di Reggio lo ha fatto per gli istituti comprensivi Giuseppe Moscato di Oliveto e San Sperato Cardeto a Cannavò. Maglie decisamente strette per la popolazione scolastica delle primarie reggine. "Troppo poco - commenta Nucera - se pensiamo che il territorio comunale conta più di 90 plessi. Abbiamo scelto queste due scuole - continua l'assessora - per la loro particolare posizione, che le rende presidi importantissimi per i ragazzi di un'area periferica dove bisogna garantire il dirittto di fare sport ed essere impegnati in attività pomeridiane ricreative a tutti anche a chi non la possibilità di farlo privatamente. Queste palestre potranno diventare punti di riferimento per l'intera comunità giovanile".

A quanto apprendiamo da Nucera, l'amministrazione comunale reggina, che sta aspettando l'approvazione del Mim (una buona notizia che pare imminente), è in regola con il timing dell'investimento 1.3 missione 4-C1 del Pnrr; dopo la presentazione dei progetti nel 2021, nel corso del 2023 sono calendarizzate le procedure di aggiudicazione e avvio dei lavori, che dovranno concludersi entro il 2026. 

"Ribadisco che in questo caso il Pnrr non è la grande salvezza - dice ancora Lucia Nucera - sicuramente parteciperemo anche al prossimo bando, ma per la costruzione di nuove scuole e la dotazione di palestre stiamo valutando tutti i canali di finanziamento ed è un'esigenza ormai inderogabile con le scienze motorie alla primaria perché gli allievi devono essere messi in condizione di lavorare con i loro docenti. Il bando per la transizione ecologica potrebbe essere un'ulteriore strada per interventi di questo tipo".

Un caso a parte è quello della Pythagoras Nosside di Ravagnese, per la quale sembra questione di giorni per rimediare all'imperfezione del campo da gioco che non ha sinora permesso di utilizzarlo per volley e calcio a 5, mentre sarebbe già possibile farlo per il basket. La struttura finanziata con i Patti per il Sud, non attiva da 15 anni, è stata resa completamente fruibile. "Manca un piccolo intervento - assicura Nucera - ma riguarda il campo, per il resto si possono già svolgere le altre attività sportive". 

Nuove esigenze per scienze motorie alla primaria, presto mappatura completa degli istituti 

Nel nuovo anno scolastico ormai alle porte per il nuovo programma di scienze motorie si dovrà fare di necessità virtù. Tra le possibili soluzioni il Comune pensa a una sinergia con le strutture sportive del territorio che si trovano in prossimità delle scuole e potranno essere utilizzate anche per attività extracurriculari pomeridiane, come già è accaduto per il palazzetto di Botteghelle. 

Ma quello che più conta è capire quante sono effettivamente le strutture presenti, agibili o bisognose di ristrutturazione, e quanti plessi ne sono sprovvisti. Come già detto, infatti, l'anagrafe del Mim è ferma alle rilevazioni del 2021-22, raccolte dalle stesse scuole. "In questi anni - conclude l'assessora - certamente ci sono state novità, basti ricordare la riqualificazione degli spazi della Telesio-Montalbetti. E' comunque in programma a breve una mappatura complessiva degli istituti per conoscere con esattezza la situazione e i bisogni di ogni plesso". 

Anche perché l'open data anagrafico del ministero censisce anche altre importanti dotazioni degli edifici, come le mense, con una lunga sfilza di "non esiste". 

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