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Pasqua, quei dolci tipici che se sei di Reggio Calabria non puoi non conoscere

Dai Cuddhuraci ai cosiddetti Jaluni. Viaggio alla scoperta dei più conosciuti ma anche dei più singolari

Pastiera, agnello pasquale di pasta di mandorle, colomba, uova al cioccolato e tanto altro. Nella settimana Santa che culmina con la Pasqua è sempre il momento giusto per gustare dolci tipici della tradizione. Ma quali sono i più conosciuti in città? Viaggio alla scoperta dei più famosi ma anche dei più singolari.

Cuddhuraci, così chiamati a Reggio Calabria ma che prendono il nome di nguta, anguta, sguta nella Locride, nella zona jonica reggina. Si tratta di dolci nati come simbolo d'amore che venivano realizzati dalle ragazze per il futuro sposo, ovvero dalla "zita" per il proprio fidanzato. 

La tradizione voleva che fossero a forma di cuore, più grande era il dolce più grande era l'amore che si voleva esprimere, immancabili in bella vista l' "ova bugghiuti" e rigorosamente in numero dispari. Si tratta di una preparazione che, originariamente, risalirebbe agli ebrei che li realizzarono durante la fuga dall'Egitto.

Che Pasqua sarebbe senza Pastiera? Pasta frolla con un ripieno morbido di ricotta, grano e crema, che profuma di tradizione. Una "crostata" ripiena  che si caratterizza per genuinità e gusto, tante le leggende legate alle sue origini che vanno dalla dinastia di Borbone alla sirena Partenope: una cosa è certa la pastiera nasce a Napoli ma è uno dei dolci pasquali più amati dai reggini.

Impossibile non citare la Colomba che oltre ai gusti tradizionali si trova anche nella variante che racchiude l'essenza reggina per eccellenza, il bergamotto di Reggio Calabria. Tra le più golose quella farcita con crema e ricoperta di cioccolato bianco al bergamotto.

Tra i dolci più particolari e antichi abbiamo i Jaluni o Xaluni, fatti con pasta frolla, ricotta, crema, arancio candito e cannella anche se in  diversi comuni della costa ionica calabrese vengono fritti. Non si conosce l'origine di questi dolci che potrebbero essere grechi. Per chi non lo sapesse hanno la forma di tartarughe e si regalano per augurare una vita lunga e serena.

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