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La relazione

Anno giudiziario, Cartabia: "Subito risorse umane e Palazzo di giustizia"

La ministra: "Dobbiamo consegnare un paese migliore, pieno di prospettive, ai nostri figli, ai giovani. Per questo è importante che le istituzioni e la società civile lavorino insieme per il contrasto alla 'ndrangheta" e sul nuovo tribunale: "Porterà il nome del giudice Antonino Scopelliti"

A quasi un anno dalla sua investitura di ministra del Governo Draghi, Marta Cartabia, ha scelto di stare vicino ai territori e così dopo la visita agli uffici giudiziari di Messina ecco che la Guardasigilli ha attraversato lo Stretto per essere all'inaugurazione dell'anno giudiziario per la cerimonia della Corte d'appello reggina.

La costituzionalista, che sin da subito ha tracciato il segno del suo mandato, arriva alla Scuola allievi carabinieri e nell'aula magna ascolta le relazioni del presidente della Corte d'Appello Luciano Gerardis, del magistrato Sebastiano Ardita per il Csm e poi ancora il procuratore generale Gerardo Dominijanni e il presidente dell'Ordine degli avvocati Rosario Infantino.

Segue con attenzione, prende appunti e chiede di prendere la parola per ultima per ribadire il suo impegno ad offrire tempestivamente le risorse umane, strumentali e digitali che possano servire a ciascuna sede giudiziaria: “un lavoro - ha affermato Cartabia - che stiamo facendo girando tutta Italia al fine di dare risposte al territorio”.

“Ho raccolto con piacere il vostro invito, penso che sia giusto che lo Stato sia presente e vicino là dove la giustizia affronta grandi sfide. Lo scorso anno a Catanzaro, oggi a Reggio perché c'è una particolare vicinanza a questa terra, che è splendida, ma che è attanagliata dalla ‘ndrangheta e ha in atto un percorso virtuoso per uscirne. La battaglia continua e non è stata conclusa”.

“L'anno che è appena terminato, per la giustizia, come per il Paese, è stato difficile ma ricco di opportunità: anche in questa fase di emergenza la continuità del servizio è sempre stata garantita, e c'è stata capacità di riorganizzazione”.

Inaugurazione anno giudiziario del distretto di Reggio Calabria: le foto

Parla di una fase difficile la Guardasigilli e spiega: “L'intero Paese sta progettando la sua ripresa con il Pnrr e abbiamo davanti una occasione. Abbiamo già avviato riforme strutturali per la giustizia per far fronte alle emergenze dei lunghi processi. Il ruolo del ministero è quello di assicurare più risorse, più strumenti e personale per  aiutare a svolgere la loro altissima funzione ai magistrati e al sistema tutto. 

“Abbiamo ascoltato oggi le gravi scoperture che ci sono in questo distretto e so bene che c'è il 15% di scoperture amministrative e drammatica carenza di magistrati. Faremo di tutto affinché arrivino. I concorsi in magistratura sono ripartiti malgrado le difficoltà:  310 posti sono già in fase di conclusione e c'è nuovo bando per 500 magistrati”. 

“Questa per me è un'occasione di ascolto di prima mano per capire i problemi del distretto. Tengo soprattutto a sottolineare ancora una volta il cambio di paradigma che abbiamo fatto con l'Ufficio del processo. Il 21 febbraio entreranno 208 giovani  (8171 in tutta Italia) che saranno al servizio della giustizia, ma soprattuto lavoreranno insieme al magistrato, che è abituato a lavorare da solo, così da migliorare non solo l'efficenza ma anche la qualità del decidere. Potrà essere fattore per un ritrovato entusiasmo nel rapporto intergenerazionale, per un reale rinnovamento”.

"C'è poi l'edilizia, ecco anche su questo ci stiamo impegnando per garantire migliori condizioni di lavoro. Oggi abbiamo firmato il protocollo con il Comune per la ripresa dei lavori per il Palazzo di Giustizia che porterà il nome del giudice Antonino Scopelliti. Uomo di grande intelligenza e di umanità e proprio queste virtù, come quelle di Falcone e Borsellino, sono il volto migliore della magistratura che vogliamo".

La ministra parla delle riforme portate avanti in questo anno di ministero e quelle ancora da compiere: "Abbiamo grande attenzione per la giustizia riparativa. Confido, inoltre, che al più presto possano arrivare alle Camere anche gli emendamenti per quella che il Presidente della Repubblica ha definito una ineludibile riforma, cioè quella che riguarda l'ordinamento giudiziario e il Consiglio superiore della magistratura. Quegli emendamenti saranno messi a punto secondo il metodo che il Ministero ha sempre utilizzato e cioè l'ascolto di suggerimenti, di critiche, soprattutto se sono critiche propositive e non meramente demolitorie, ma anche con grande determinazione, perché è sotto gli occhi di tutti lo status quo non ha dato buona prova di sé".

Inaugurazione anno giudiziario del distretto di Reggio Calabria: il video

Le nuove generazioni e la lotta alla 'ndrangheta

“Dobbiamo consegnare un paese migliore, pieno di prospettive ai nostri figli, ai giovani. Per questo è importante che le istituzioni e la società civile lavorino insieme per il contrasto alla 'ndrangheta, che poggia sulla mentalità di omertà che vogliamo sconfiggere.

Ieri sera ho avuto il privilegio di cenare con alcuni giovani, in un bene confiscato, alla criminalità organizzata, intorno ad una associazione (ndr Attendiamoci) che si propone di accompagnarli nel faticoso – e spesso insidioso – percorso della ricerca della propria strada nel mondo. Ho visto giovani che hanno sogni, che stanno lavorando, dopo anni di sbandamento. Hanno volti sorridenti, ragazzi che sanno farsi compagnia, che si affacciano nel mondo. Uno di loro raccontava di essere stato letteralmente salvato – miracolato, diceva – dall’incontro con questa realtà e strappato dalla sua rabbia, che lo stava indirizzando verso la via della malavita».

«In mezzo a questi giovani, si respira il “fresco profumo della libertà” – per prendere in prestito le parole di Paolo Borsellino. Questi ragazzi sono il primo baluardo contro l’illegalità e la malavita, perché hanno scoperto un’alternativa ben più affascinante e convincente dei modelli oppressivi imposti dalla ‘ndrangheta. Questa è la più grande opera di prevenzione".

La giustizia da il meglio di sé dove c'è una sinergia tra tutte le istituzioni e le associazioni, università, scuola, è una condizione per il risanamento di tutto il tessuto sociale. Ci vogliono impegno e responsabilità di ciascuno, con questa fiducia rivolgo a voi e tutte le Corte d'appello d'Italia il mio augurio per continuare il cammino intrapreso nell'anno appena concluso e che ci attende nell'anno appena iniziato”.

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