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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lotta allo spaccio / Ardore

Ardore, scovata casa trasformata in laboratorio della cocaina: due arresti

Blitz nelle campagne della Locride della Squadra Mobile di Reggio Calabria. Sotto chiave 34 chili di droga e oltre 11 chili di sostanza da taglio e un grosso quantitativo di acetone

La casa era stata trasformata in un vero e proprio laboratorio destinato alla produzione, taglio e confezionamento di cocaina. E' la scoperta fatta dal personale della polizia di Reggio Calabria nelle campagne di Ardore. Giovedì scorso, i poliziotti hanno arrestato in flafranza di reato, un italiano di 60 anni e un cittadino di nazionalità colombiana di 41 e sequestrato 34 chili di droga. I due uomini sono indiziati, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, di detenzione e produzione illecita di sostanza stupefacente, aggravati dall’ingente quantità.

I fatti

La Squadra Mobile, dopo essere venuta a conoscenza che presso l’abitazione dell’italiano, nelle campagne di Ardore, era stato predisposto un laboratorio atto alla produzione, taglio e confezionamento di cocaina, ha avviato le indagini. I successivi approfondimenti hanno portato a raccogliere diversi elementi a conferma della notizia, così il 27 aprile scorso, spiegano dalla Questura "una volta che veniva notato l’italiano scendere dalla propria autovettura mentre trasportava delle pesanti buste della spesa, precedentemente prelevate dalla sua autovettura, gli investigatori della Mobile facevano irruzione all’interno della casa trovando i due intenti a tagliare e confezionare in pani un ingente quantitativo di cocaina evidentemente destinato ad essere immesso da lì a poco sul mercato".

Il laboratorio

Dalla successiva perquisizione è emerso che la casa era stata trasformata in un vero e proprio laboratorio destinato al taglio della cocaina attraverso un complicato processo di miscelazione tra la sostanza stupefacente con un altissimo grado di purezza e sostanza da taglio, per poi realizzare panetti del peso di un kilogrammo ciascuno.  "Per realizzare tale processo - continua la polizia - all’interno dello stabile era stata installata una pressa idraulica, erano presenti frullatori, un forno a microonde, bilance e tutta un’altra serie di attrezzi funzionali a realizzare le operazioni".

Il sequestro

Al termine delle attività, i poliziotti hanno sequestrato complessivamente circa 34 chili di cocaina, oltre 11 chili di sostanza da taglio e un grosso quantitativo di acetone.

L’intera operazione è stata coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri.  Successivamente all’arresto, ai due, su richiesta del pubblico ministero, titolare delle indagini, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Locri, ha applicato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

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