rotate-mobile
Il blitz

Imprese truffate durante il lockdown, la guardia di finanza esegue tre arresti

Società "di comodo" operanti nel territorio della provincia padovana avrebbe provocato un danno di 1,5 milioni di euro, coinvolte anche aziende calabresi

Tre persone sono state oggetto di misura cautelare da parte della guardia di finanza padovana, su ordine della Procura di Rovigo, perché ritenute appartenenti a un'associazione per delinquere, finalizzata alla truffa che, avvalendosi di società "di comodo" operanti nel territorio della provincia padovana, avrebbe provocato un danno di 1,5 milioni di euro circa nei riguardi di 64 operatori economici dislocati su tutto il territorio nazionale (più precisamente, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto). 

Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per il rappresentante legale di un centro elaborazione dati contabili e l'obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, con contestuale obbligo di dimora nel luogo di residenza, a carico di due buyer.In tutto gli indagati sono 12. Il sodalizio, spiegano gli inquirenti, promosso da un soggetto già emerso in altri contesti investigativi per ipotizzati legami con il clan Mazzei di "Cosa Nostra", avrebbe rigenerato, nell'arco di due anni, 28 aziende, intestandole a prestanome e alterando i dati di bilancio, grazie alla complicità di un professionista e del citato prestatore di servizi contabili, con lo scopo di farle apparire sane e affidabili nei pagamenti.

Nel periodo di pandemia queste imprese avrebbero fatto incetta all'ingrosso di rilevanti quantitativi di merce attraverso assegni scoperti o bonifici bancari disposti e immediatamente annullati. Nella fase delle indagini preliminari, sono state eseguite, nei mesi di settembre 2021 e marzo 2022, otto misure cautelari personali nei confronti di sei dei dodici membri dell'associazione ed è stato rilevato l'approvvigionamento fraudolento di beni, per un controvalore di oltre 3,7 milioni di euro, nel periodo compreso tra novembre 2019 e dicembre 2021. Sono state irrogate al promotore del sodalizio, ritenuto il datore di lavoro occulto dei dipendenti di quattro società che avevano operato nella provincia di Padova, sanzioni amministrative in materia di lavoro e legislazione sociale per 230 mila euro circa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprese truffate durante il lockdown, la guardia di finanza esegue tre arresti

ReggioToday è in caricamento