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Sabato, 27 Aprile 2024
L'analisi

Diritto a cure e assistenza, De Biase: "Gli anziani non possono essere discriminati"

Il segretario della Uilp: "E' determinante guardare all’offerta dei servizi non in base all’età ma alla condizione della persona, soprattutto in territorio qual è quello calabrese dove più marcati sono i disagi"

"Gli anziani non possono essere discriminati. Nei loro confronti il governo non può decidere di offrire le prestazioni necessarie alle loro cure in base all’età. E’ questo un criterio inaccettabile che cozza, drammaticamente, con le richieste avanzate dalla Uilp che si muovevano nel solco di una scelta prestazionale legata al bisogno delle persone anziane".

Sono le parole di Francesco De Biase, segretario generale Uilpensionati Calabria, che ribadisce: "Il nuovo decreto legislativo approntato dal governo, proprio sotto questo aspetto, non ci convince. Per la Uilp, infatti, è determinante guardare all’offerta dei servizi non in base all’età ma alla condizione della persona, soprattutto in territorio qual è quello calabrese dove più marcati sono i disagi, più accentuata la debolezza sociale ed economica di larghe fette di popolazione e più sensibile il divario di servizi con il resto del Paese.

Come Uilp, da tempo, stiamo ribadendo la necessità del carattere universalistico del diritto alle cure e all’assistenza, che devono evidenziare un carattere pubblico, universale e uniforme e devono trovare finanziamento attraverso la fiscalità generale.

Così come non ci siamo mai stancati di sostenere la necessità di una legge nazionale organica sulla non autosufficienza e sulla disabilità, ritenendo questo l’unico intervento normativo utile a uscire dalla frammentazione delle politiche di welfare territoriale e garantire omogeneità nelle prestazioni su tutto il territorio nazionale.  Prestazioni che, per la loro copertura finanziaria insufficiente, non riescono a garantire concretamente la platea degli assistiti e vedere riconosciuti i Livelli essenziali delle prestazioni".

Per De Biase "è questo l’unico strumento a nostra disposizione per limare quelle pesanti diseguaglianze che persistono fra il Sud, la Calabria in particolare, e il resto del Paese. Diseguaglianze percepibili, infine, anche nel settore della residenzialità, di cui riteniamo non più rinviabile una riforma perché non vorremmo che le Rsa rischino di divenire, come sottolineato dal nostro segretario generale Carmelo Barbagallo, “case di riposo eterno”.

Queste sono questioni dirimenti per la nostra organizzazione sindacale e, pertanto, - conclude il segretario regionale - chiediamo alla Regione Calabria di attivarsi nei confronti del governo per ricercare le migliori soluzioni per rendere la tutela della salute e l’assistenza degli anziani un punto fermo dell’azione sociale dello Stato".

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