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Lunedì, 29 Aprile 2024
I dati

Interdittive antimafia, in Calabria diminuiscono ma Reggio è in controtendenza e guida la classifica

È la provincia dove aumentano gli interventi della prefettura per bloccare le infiltrazione della 'ndrangheta nelle imprese in difficoltà finanziaria

Numeri e percentuali per capire come il contrasto alla 'ndrangheta passa anche dal bloccare i rapporti della criminalità organizzata con le pubbliche amministrazioni. Gli affari "sporchi" della 'ndrangheta, dal narcotraffico alle estorsioni, passando dal del traffico d’armi e dal gioco d'azzardo, vengono riciclati nell’economia legale, anche attraverso un’attività di infiltrazione nelle imprese in difficoltà finanziaria. Per questo è essenziale l'attività di prevenzione dello Stato: uno strumento efficace è l'interdittiva antimafia che colpisce gli operatori economici in affari con le organizzazioni criminali o che ne subiscono il condizionamento.

Così ecco che per capire i numeri di quanto sta accadendo è importante per fare una fotografia del territorio. In Calabria, nel 2023, le interdittive antimafia sono state 265, un numero in calo rispetto all'anno precedente quando erano 273.  E’ quanto emerge dai dati in via di pubblicazione del ministero dell’Interno anticipati da Il Sole 24 Ore. Un calo del 2,9% per la Calabria, che è in controtendenza rispetto al dato nazionale che vede tornare a salire il numero delle interdittive antimafia dopo la flessione registrata nel 2022. 

Nel 2023, in totale i provvedimenti emanati dai prefetti per bloccare i rapporti con la pubblica amministrazione di imprese sospettate di essere infiltrate dalla criminalità organizzata sono stati 2.007 contro i 1.495 dell’anno precedente, con un aumento del 34,2% e del 30,2% rispetto al 2019.

Il Sud – si legge nel report – si conferma la macroarea più interessata dallo stop delle imprese: in vetta alle regioni c’è la Campania con 490 interdittive, cresciute del 47%, segue la Sicilia con 390 interdittive, cresciute dell’84%.

In Calabria la provincia dove aumentano gli interventi della prefettura con più provvedimenti resta Reggio, con 75, otto in più, la riduzione più forte si registra a Catanzaro (da 130 a 21, -82,3%). Ad oggi sono 265 le aziende interdette alla partecipazione degli appalti nella nostra regione: 102 comunicazioni e 163 informazioni. 

Dunque Reggio Calabria con 75 provvedimenti resta in vetta alla classifica regionale. Un dato che obbliga a tenere gli occhi ben aperti visto anche che sul territorio sono in arrivo ingenti risorse del Pnrr e si stanno avviando molti lavori pubblici. La normativa parla chiaro e stabilisce che le imprese destinatarie di interdittiva non possono infatti stipulare contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture con pubbliche amministrazioni, enti pubblici e aziende vigilate dallo Stato. 

Nel caso di un contratto già in corso, invece, ne è disposta la revoca oppure possono essere adottati provvedimenti di sostituzione degli amministratori dell’impresa e di controllo sulla sua attività, che ne permettano una gestione corretta, garantendo la prosecuzione di opere o servizi di importanza strategica.

L'interdittiva antimafia è rilasciata dalla prefettura dopo approfonditi accertamenti sui possibili collegamenti tra imprese e criminalità organizzata. In quest’ambito un ruolo essenziale è svolto dalla Direzione investigativa antimafia che effettua un monitoraggio costante degli appalti ed assicura una rapida istruttoria delle richieste di verifiche antimafia inoltrate dalla prefettura.

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