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Gli stratagemmi

"Con gps sto lavorando compa che sono stanco di essere rubato”: i narcos e la cocaina tracciata

Vincenzo Pasquino, arrestato in Brasile insieme a Rocco Morabito, voleva costruire un bunker per proteggere la droga e chiedeva lo "specialista" dalla Calabria

"Con gps sto lavorando compa che sono stanco di essere rubato”. Vincenzo Pasquino, il broker del narcotraffico arrestato in Brasile insieme a Rocco Morabito, così scriveva sulla chat criptata Anom, utilizzata attraverso il cellulare criptato SkyEcc, al suo interlocutore: il sanluchesi Antonio Giampaolo, per descrivere uno degli stratagemmi usati per tracciare i carichi di cocaina in partenza dal Sud America verso l’Italia.

Il nome di Pasquino, “Svolato” come era indicato nelle chat anonime, è uno di quelli che ricorre più spesso in una delle ordinanze di custodia cautelare che compongono l’inchiesta Eureka che, all’alba di ieri, ha portato i carabinieri del Ros ed i colleghi del comando provinciale di Reggio Calabria a stringere le manette ai polsi di 108 indagati.

Il localizzatole, piazzato dentro uno dei panetti di cocaina nascosti dentro un doppio fondo di uno dei tanti container pieni zeppi di cocaina in partenza dai porti brasiliani - Paese in cui Vincenzo Pasquino ha trascorso un lungo periodo di latitanza e per il quale era diventato un punto di riferimento, in particolare, della cosca Nirta per le importazioni di droga - serviva per tracciare il carico ed evitare che lo stesso potesse sparire prima di approdare in Calabria, sulle banchine del porto di Gioia Tauro.

“Pasquino - scrivono i magistrati della Direzione distrettuale antimafia nella loro ordinanza - evidenziava ancora una volta un livello di specializzazione dell'organizzazione di narcotrafficanti brasiliani con cui stava lavorando, specificando che al fine di evitare di subire furti delle partite di cocaina, in passato subiti, aveva escogitato il metodo per tracciare costantemente gli spostamenti della partita di cocaina spedita, attraverso l'inserimento di un dispositivo localizzatore Gps all'interno di uno dei panetti”.

Per proteggere i propri lucrosi affari, poi, Vincenzo Pasquino sarebbe stato pronto a far realizzare presso un’abitazione, che aveva intenzione di comprare in Brasile, un bunker e per realizzare un “posto” - come lo definiva lo “Svolato - avrebbe chiesto alla cosca Nirta la disponibilità di inviare oltre oceano il loro “specialista”.

“Se compriamo casa qui mi devi mandare quello che fa i posti compa che me ne faccio uno bello a casa”, scrive Pasquino al suo interlocutore in terra Calabria ricevendo con prontezza disponibilità e rassicurazioni: “Quello subito appena serve facciamo arrivare lo abbiamo di fiducia a quello”.

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