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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lo scavo / Centro / Piazza Garibaldi

In piazza Garibaldi torna a muoversi il cantiere rallentato dal maltempo

Ultime operazioni con l'espianto degli alberi che si trovano nel punto in cui, a giorni, partirà lo scavo archeologico

C'è attesa in città per la partenza dello scavo archeologico di piazza Garibaldi, grazie al quale la Soprintendenza porterà alla luce l'antica costruzione emersa dalle viscere del suolo durante i lavori pubblici del 2016.

Dopo mesi di ritardi e rinvii, adesso il cantiere è stato allestito e prevede anche la possibilità di un monitoraggio in diretta da parte dei cittadini, che saranno coinvolti nell'importante attività visionando tutto quello che accadrà attraverso una finestrella lasciata aperta nella recinzione che protegge l'area.

Proprio per questo lo stato della piazza è costantemente attenzionato dai passanti, che aspettano la concreta partenza degli scavi sotto la direzione degli archeologi responsabili. Il via era stato annunciato per la fine di maggio ma dopo l'apertura della pavimentazione ogni ulteriore movimento si è fermato e solo in questi giorni le ruspe hanno ripreso la loro azione. 

Il motivo del rallentamento è dovuto alla concatenazione tra il maltempo da allerta arancione (che in città ha avuto gravissime conseguenze e ha causato anche una vittima) e la scia meteorologica incerta che ne è seguita. Le giornate di pioggia intermittenti della scorsa settimana hanno infatti impedito che le operazioni del cantiere proseguissero in modo spedito.

Si tratta essenzialmente della completa liberazione della zona in cui si scaverà, con lo spostamento degli alberi che si trovano proprio in quel punto (lo stesso in cui c'era l'edicola rimossa con lo slittamento dell'attività in un prefabbricato nuovo all'altra estremità della piazza). Resta da espiantare un solo albero, già capitozzato, e l'intervento sarà effettuato entro la fine della settimana. 

Subito dopo i tecnici della Soprintendenza inizieranno i lavori archeologici, che per l'alta valenza culturale e storica saranno oggetto anche di visite guidate. Per lo stesso motivo la copertura di pannelli che delimita lo scavo nelle prossime settimane potrebbe essere arricchita da schede informative sui beni culturali e paesaggistici della Calabria, come è già avvenuto per piazza De Nava.

Al centro dei lavori ci sarà l'indagine sulla struttura (un podium di datazione romana, questa è stata sinora l'unica ipotesi) che fu rinvenuta durante la realizzazione del progetto di parcheggio, ma non si poté in quell'occasione avviare subito lo scavo per mancanza di un progetto e di risorse che adesso sono state stanziate dal Comune. Si tratterà della prima ricerca archeologica nella zona tra la villa comunale e il Calopinace e gli sviluppi saranno chiari solo dopo l'inizio effettivo dei lavori.

La portata delle scoperte determinerà la durata e l'estensione del cantiere, che comunque non interesserà l'intera piazza, lasciando intatta la parte inferiore, dove attualmente è stato spostato il capolinea di autobus e pullman. Vedremo cosa ci riserverà il sottosuolo dell'antica Rhegion, e se richiederà ulteriori approfondimenti e soprattutto fondi. 

  

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