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Sabato, 27 Aprile 2024
Il report

Calabria indietro sulla tutela dei diritti: il report sui minori del Crc

Il rapporto offre uno spaccato delle conseguenze che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno e avranno sui giovani di oggi e di domani

È stato pubblicato il dodicesimo rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convezione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia a cura del gruppo Crc, di cui il Centro Comunitario Agape è parte.

Complice il periodo storico, il rapporto offre uno spaccato delle conseguenze che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno e avranno sui giovani di oggi e di domani, rappresentando al contempo un’occasione per rilanciare il dibattito sulle fragilità del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

Grazie anche al contributo del Terzo Settore, il dibattito politico è sempre più strutturato intorno ai temi dell’accoglienza, dei servizi educativi per la prima infanzia, della scuola, della salute mentale e del benessere dei giovani.

"Tuttavia, - spiega l'Agape - le problematicità affrontate e la loro portata sono testimonianza del fatto che le misure sinora adottate non si sono rivelate efficaci: la popolazione italiana soffre un grave declino demografico, più dell’80% della popolazione è esposto ad un significativo inquinamento atmosferico, la povertà minorile rimane un problema diffuso e la violenza e i maltrattamenti fenomeni sommersi".

In particolare, la fotografia scattata dal gruppo Crc sottolinea come il territorio calabrese "registra un forte tasso negativo di crescita, molto inferiore alla media nazionale ma, al contempo, si distingue positivamente per un aumento della partecipazione giovanile. Alla luce di questi dati, la Calabria attende dalla nuova giunta regionale un piano organico di interventi sull’infanzia e l’adolescenza in virtù degli impegni elettorali assunti dai canditati a governatore della regione.

"L’analisi - inoltre - non si limita ad evidenziare le carenze di cui soffre il tessuto sociale italiano, le difficoltà nel
reperire validi ed aggiornati dati, l’insufficienza delle politiche introdotte ma si spende anche in raccomandazioni rivolte alle istituzioni competenti per orientare al meglio il cambiamento e ideare linee di intervento efficaci a superare le criticità.

Il momento storico è propizio per contrastare le fragilità dell’impianto di promozione e protezione dei diritti dei più giovani e offre l’occasione di implementare una governance più efficiente e idonea a rispondere alle complessità e ai disagi del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza".

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