Comunali contestate, Mario Romeo presenta ricorso al Tar
Per il candidato sindaco del gruppo "La Bagnara che vogliamo" durante il voto si sarebbero verificate "tante irregolarità"
Elezioni comunali contestate a Bagnara. Il gruppo “La Bagnara che vogliamo”, infatti, ha presentato un ricorso al Tar della Calabria mirato a verificare tutte le operazioni di voto.
“Avremmo preferito - scrive Mario Romeo - continuare a lavorare per il bene della nostra comunità sotto traccia, lontano dai riflettori dei mass-media, per non generare allarmismo. Ma le indiscrezioni giornalistiche emerse nelle ultime ore ci costringono ad anticipare un po’ i tempi nel rendere pubblico qualcosa che ci ha a dir poco sorpresi e scossi”.
Il candidato a sindaco per il gruppo “La Bagnara che vogliamo”, poi, continua: “Nell’immediatezza del post-voto si sono rincorsi insistenti rumors, voci di corridoio, un forte e fastidioso chiacchiericcio, sempre nella stessa direzione: quella di una gestione piuttosto “allegra” nei seggi delle operazioni di voto in molte sezioni. Non potevamo voltarci dall’altra parte. La popolazione stessa ci ha dato l’input per agire, a tutela della democrazia, della trasparenza e della reputazione della comunità di Bagnara, con l’obiettivo di eliminare ogni tipo di dubbio e congettura”.
“Pare - prosegue Romeo - che ci siano state tante irregolarità, gravi anche, all’interno dei seggi del nostro comune. E inevitabilmente si è scatenato in noi un ulteriore senso di responsabilità nei confronti di tutta la comunità bagnarese, che merita rispetto. Dunque, l’ovvia conseguenza di questi riscontri è stata la presentazione di un ricorso al Tar della Calabria, mirato a verificare tutte le operazioni di voto, certi che la giustizia farà luce in un modo o nell’altro sulla vicenda”.
“Ci affidiamo - conclude Mario Romeo - all’organo deputato al controllo approfondito di queste anomalie, che solo così potranno essere con certezza smentite o confermate. Lo dobbiamo a tutta la comunità di Bagnara, che si è sempre distinta per correttezza e senso del dovere”.