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Cronaca

Emergenza pazienti dializzati, il caso di Aisha: “Oggi ce l’ho fatta, domani speriamo”

La donna marocchina, convive da 13 anni con una patologia che compromette il funzionamento dei reni. Disperata, la settimana scorsa ha chiesto aiuto al sindaco

Oggi Aisha Biate, è stata fortunata. È riuscita a fare regolarmente la dialisi qui a Reggio, al Grande Ospedale Metropolitano, la 54enne marocchina, balzata agli onori della cronaca lo scorso 29 agosto, quando disperata è andata a bussare direttamente alla porta del primo cittadino per chiedere aiuto. Una fortuna che però, è solo temporanea. Infatti, ci dice, “sono riuscita a fare qui la terapia perché si è liberato un posto questa mattina. La persona prenotata per la sessione di dialisi non si è presentata e il personale che ormai mi conosce, mi ha
permesso di prendere il suo posto”. Si avverte la gioia di Aisha nel dirci che, oggi, nonostante i dolori, la nausea e debolezza che l’aspettano, riuscirà a curarsi regolarmente. “Oggi è andata bene –continua- vediamo mercoledì se sarò altrettanto fortunata. Sempre se il
centro dialisi non mi chiami e mi dica che dovrò spostarmi a Melito”. 

Da 13 anni, Aisha Biate, convive con una patologia che compromette il funzionamento dei reni, ed era consapevole che, prima o poi, questo momento sarebbe arrivato. Quindici giorni fa, la conferma: "si deve iniziare la dialisi in attesa di un trapianto". Madre di due figlie, Aisha, è solo uno dei tanti casi di persone affette da patologie nefrologiche, nella nostra Regione, alle quali serve sottoporsi a dialisi. Niente di impossibile, se non fosse che lei, come tanti altri, vive in Calabria ed ha a che fare con un sistema sanitario claudicante.

La disperazione di questa donna, arriva all’apice quando, gli viene comunicato che, dopo la prima sessione di cure che, come da protocollo si effettuano agli ospedali Riuniti, non potrà più fare la dialisi a Reggio, ma dovrà spostarsi a sue spese, a Melito Porto Salvo (dove sono stati attivati tre posti rene), Scilla, se non addirittura a Messina. Facile a dirsi, un po’ più complicato a farsi per Aisha che con l’esigua pensione con la quale riesce a vivere, (solo 350 euro), deve far fronte alle spese ordinarie ed eccezionali per lei e le due figlie.

Nonostante la ‘vergona’ provata, come ci confessa Aisha, “sono andata a chiedere aiuto perché non so come fare, se non trovo una soluzione”. L’incontro della donna con il primo cittadino ha messo nuovamente in luce una delle tante mancanze della sanità qui in Calabria: l’assenza di un centro dialisi. Un problema, più volte sollevato dall’associazione Aned che segue Aisha Biate come tanti altri dializzati in città. Il sindaco pare si sia impegnato personalmente per cercare di trovare una soluzione, promettendo di far attivare, nel breve tempo, un servizio di navetta per i dializzati perché li porti in sicurezza da Reggio a Melito Porto Salvo.

In programma, sembrerebbe anche, ci sia l’intento di chiedere un incontro anche con il commissario Saverio Cotticelli, al quale deve essere chiesto di tenere fede alle promesse fatte quasi un anno fa durante un incontro in Prefettura: attivare un centro dialitico territoriale e attivare il servizio navetta gratuito per gli ospedali della provincia. Questa mattina, Aisha è andata al Gom, ad una sorta di appuntamento al buio, non sapendo se, oggi, avrebbe fatto o meno la dialisi. Per fortuna è andata bene, altri, nella sua stessa condizione, probabilmente sono dovuti tornare a casa o, mettersi in macchina e affrontare 40 chilometri, direzione Melito Porto Salvo. Oggi è andata bene. Ma domani?
 

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