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L'operazione

Le fiamme gialle sequestrano beni per 1 milione e 500 mila euro a un imprenditore reggino

Sotto chiave una società a responsabilità limitata con sede legale nella provincia di Reggio Calabria ed esercente l'attività di trasporto di merci su strada nella provincia veronese

I finanzieri del comando provinciale di Verona, nell'ambito più ampie indagini delegate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria retta dal procuratore Giovanni Bombardieri, stanno procedendo al sequestro del patrimonio societario e delle disponibilità economiche, per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro, riconducibili, anche tramite dei familiari, a un imprenditore reggino che da tempo si è stabilitosi e opera nella provincia di Verona nel settore dell'autotrasporto.

Si tratta, più in particolare, di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal tribunale reggino - sezione misure di prevenzione su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Tra i beni oggetto di sequestro vi è il 100% delle quote di una società a responsabilità limitata con sede legale nella provincia di Reggio Calabria ed esercente l'attività di trasporto di merci su strada nella provincia di Verona, nonché l'intero compendio aziendale composto da oltre 30 veicoli (per lo più autoarticolati) per il trasporto e la movimentazione di merci. Le fiamme gialle di Verona stanno altresì sequestrando le somme di denaro depositate su conti correnti bancari riconducibili all'uomo nonché ai suoi stretti congiunti.

Le vicende alla base della misura di prevenzione si ricollegano ad indagini economico-patrimoniali svolte dai finanzieri scaligeri, sotto la direzione della medesima procura calabrese, che lo scorso mese di settembre hanno già portato il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Verona ad eseguire un'analoga misura per un ammontare di oltre 2,8 milioni di euro nei riguardi di un parente dell'odierno destinatario del provvedimento.

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