Imprenditore reggino si incatena al Cedir: "Restituitemi i miei beni"
Francesco Quattrone era stato accusato di associazione mafiosa e dopo tre gradi di giudizio è stato assolto con formula piena
Francesco Quattrone attende giustizia dal 2010, quando nell'ambito dell'operazione Entourage, condotta dalla Dia, è stato accusato di far parte parte della cosca Libri e per associazione mafiosa è stato arrestato e sono stati sequestrati tutti i suoi beni.
Imprenditore reggino, gestiva due pizzerie, due ristoranti ed un albergo, ma da quel giorno non ha più nulla. Ha subito tre gradi di giudizio ed è stato assolto perchè il fatto non sussiste ma i suoi beni, e sui conti correnti, restano confiscati definitivamente. Dieci anni trascorsi a combattere per avere giustizia e adesso ecco che Francesco Quattrone, non sapendo più cosa fare, avendo chiesto anche la revisione del processo, che è stata rigettata, ha deciso di incatenarsi al Cedir, là dove ogni mattina si amministra la giustizia.
Ha ancora fiducia nello Stato e nella giustizia Quattrone ma chiede che adesso qualcuno risolva questo dramma giudiziario e gli restituisca i suoi beni.