rotate-mobile
Giudiziaria

Inchiesta Xenia, parte il processo d’appello a Mimmo Lucano

L’ex sindaco di Riace, imputato con altre 17 persone nell’inchiesta sul cosiddetto “modello Riace”, non era presente in aula. Il processo entrerà nel vivo solo nell’udienza del prossimo 6 luglio

Ha preso il via il processo d’appello a carico di Mimmo Lucano. L’ex sindaco di Riace, imputato con altre 17 persone nell’inchiesta sul cosiddetto “modello Riace”, non era presente in aula quando i giudici del tribunale di Reggio Calabria hanno avviato il procedimento di secondo grado. L’ex primo cittadino di Riace ha parlato dal palco di una manifestazione della Cgil per esprimere i suoi sentimenti in vista del processo che è stato appena avviato con le procedure tecniche preliminari.

‘Non cerco alibi - ha detto Lucano - ma non rinnego niente di quanto ho fatto. Credo nella giustizia, ma nella giustizia degli ultimi, in quella giustizia che una volta si chiamava giustizia proletaria”.

Il processo scaturito dall’inchiesta “Xenia”, comunque, entrerà nel vivo solo nell’udienza del prossimo 6 luglio quando i giudici relazioneranno sulle posizioni dei presunti capi dell’associazione a delinquere scoperta dalla guardia di finanza.

Saranno i giudici della corte d’appello, quindi, a decidere se, come dicono le oltre 900 pagine di motivazioni alla sentenza di primo grado, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano sarebbe a capo di “un’organizzazione tutt’altro che rudimentale che rispettava regole ben precise a cui tutti puntualmente si assoggettavano”.

L’ex sindaco di Riace è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi di reclusione, e al risarcimento di oltre 750mila euro. La condanna inflitta in primo grado a Lucano é stata quasi il doppio rispetto alla richiesta della pubblico ministero, secondo il quale all'ex sindaco andavano comminati 7 anni e 11 mesi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inchiesta Xenia, parte il processo d’appello a Mimmo Lucano

ReggioToday è in caricamento