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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il rapporto

Infortuni sul lavoro, i dati Inail inchiodano la Calabria alle sue responsabilità

Sono stati tredici i casi registrati in regione nell'anno che sta per chiudersi, Lombardia e Toscana detengono il record negativo con la nostra regione

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro lo scorso mese di novembre sono state 1.006, 110 in meno rispetto alle 1.116 registrate nei primi 11 mesi del 2021 (-9,9%), sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-33,6%) e di un incremento nel periodo maggio-novembre (+11,1%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 145 casi in meno rispetto al periodo gennaio-novembre 2020 (1.151 decessi) e nove in più rispetto al periodo gennaio-novembre 2019 (997 decessi). E' quanto emerge dagli open data Inail dei primi 11 mesi del 2022. Dati che segnalano la crescita dei casi in Calabria, regione che fa peggio di Lombardia e Toscana.

A livello nazionale i dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi 11 mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 882 a 722 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 234 a 284. Il calo ha riguardato soprattutto l’Industria e servizi (da 946 a 859 denunce), seguita da Conto Stato (da 48 a 35) e Agricoltura (da 122 a 112).

Dall’analisi territoriale emerge un incremento di tre casi mortali nelle Isole (da 75 a 78) e un decremento di 73 casi al Sud (da 297 a 224), di 26 nel Nord-Est (da 250 a 224), di otto al Centro (da 212 a 204) e di sei nel Nord-Ovest (da 282 a 276). Tra le regioni con i maggiori decrementi, la Campania (-33 casi mortali), la Puglia e il Friuli Venezia Giulia (-20 ciascuna), l’Emilia Romagna (-18), l’Abruzzo (-17) e il Lazio (-14). Tra le regioni che registrano aumenti, invece, si segnalano la Calabria (+13 casi), la Lombardia (+11) e la Toscana (+8).

Il calo rilevato tra i primi 11 mesi del 2021 e del 2022 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 1.002 a 893, mentre quella femminile passa da 114 a 113 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 944 a 817 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 41 a 49) e degli extracomunitari (da 131 a 140).

Dall’analisi per classi di età, da segnalare l’incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 144 a 184 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 21) e il calo tra gli over 39 anni (da 926 a 768). Al 30 novembre di quest’anno risultano 18 denunce di incidenti plurimi avvenuti nei primi 11 mesi, per un totale di 44 decessi, 42 dei quali stradali. Nel periodo gennaio-novembre 2021 gli incidenti plurimi erano stati 16 per un totale di 27 decessi, 23 dei quali stradali.

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