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In attesa del Natale, a Cataforio e San Salvatore la gioia dell'accoglienza

Al via la seconda edizione dell’evento “Accendi le luci della speranza”, promosso dalla parrocchia con tutti gli enti presenti sul territorio

Considerando il periodo che stiamo vivendo, per andare avanti, non c’è terapia migliore che rievocare e rivivere i momenti belli. La comunità di Cataforio e San Salvatore lo sta sperimentando. Cataforio e San Salvatore sono due piccoli e graziosi borghi caratterizzati da molteplici aspetti.

Alternano viuzze di remota formazione, con abitazione antiche, curate perché rimangano tali, e zone moderne, che testimoniano il presente. Un presente mesto, giù di corda, ma non al punto da far crollare la speranza di chi vive i borghi. Il parroco don Giovanni Gattuso, desideroso della gioia di tutti sprona i fedeli a proseguire il cammino sulla via della speranza. 

La parrocchia in collaborazione con tutti gli enti presenti sul territorio, i gruppi folk Gli Agatini di Cataforio e La Ginestra di San Salvatore, l’Asd Cataforio calcio a 5, la Proloco di San Salvatore e il Conservatorio Grecanico Cataforio, visto il successo dello scorso anno, organizzano la 2° edizione dell’evento “Accendi le luci della speranza”.

I fedeli sono invitati ad arricchire ed abbellire con luci addobbi natalizi, presepi e creazioni di antiche botteghe artigianali, i rioni, i giardini, i balconi, le verande, le facciate delle abitazioni e dei palazzi, le vetrine dei negozi ecc. nel periodo dal 7 dicembre al 6 gennaio 2022. "Virtù di chi abita i borghi - afferma Maria Luvarà della segreteria parrocchiale - sono l’ospitalità, il culto per le proprie tradizioni e per la propria storia e, non manca, anzi largheggia la gioia in tutte le sue sfaccettature". 

Il 7 dicembre scorso, a Cataforio la comunità ha assaporato la gioia dell’accoglienza, ospitando tutto il Seminario Arcivescovile Pio XI: il rettore monsignor Antonino Pangallo assieme a tutta l’equipe formativa, vice rettore don Emmanuel, padre spirituale don Angelo e il confessore don Sebastiano. Tutti i ragazzi del propedeutico e del seminario, i diaconi, le suore e i membri del Serra Club.

Con loro ha vissuto la gioia illuminata ed illuminante della Santa Messa, presieduta da Mons. Antonino Pangallo ed animata dal coro parrocchiale Cataforio/San Salvatore Chorus Christi, diretto da Antonino Ripepi. Don Pangallo nella sua omelia ha richiamato alla responsabilità, in tutti ha evidenziato il rettore del Seminario, “esiste una responsabilità individuale, il non assumersi responsabilità degli errori che si compiono è uno scarica barile che a Dio non piace”.

Al termine della S. Messa il professore Orlando Sorgonà ha offerto all’assemblea la sua cultura, esponendo sempre più ricche notizie storiche dell’antica Motta Sant’Agata. Subito dopo l'intervento del professore, la comunità ha vissuto con i seminaristi la gioia dell’ospitalità, guidandoli a visitare tutte le vie del borgo addobbate ed illuminate con le “luci della speranza”. La bellissima esperienza condivisa con i graditi ospiti si è conclusa
"offrendo loro col cuore, un’umile cena e un ricco grazie".
 

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