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Cronaca

Inchiesta "Pedigree 2", restano in carcere le cinque persone raggiunte dal fermo

Il gip ha convalidato l'arresto di Seby Vecchio, Antonio Serraino, Antonino Fallanca, Francesco Russo e Paolo Russo, per l'ex assessore comunale si temeva il pericolo di fuga

Restano tutti in carcere gli indagati coinvolti nell’inchiesta “Pedigree 2”. Il gip del Tribunale di Reggio Calabria Arianna Raffa ha convalidato il provvedimento di fermo emesso dalla Dda reggina ed eseguito dalla Squadra mobile e dai Carabinieri nei confronti dell’ex assessore comunale Sebastiano Vecchio, detto Seby, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di aver violato le leggi in materia di misure di prevenzione patrimoniali, e di Antonio Serraino, Antonino Fallanca, Francesco Russo e Paolo Russo per il quali, però, il gip non ha convalidato il provvedimento di fermo di indiziato.

Le cinque persone per i quali è stata attuata l’ordinanza di custodia cautelare sono tutti coinvolti nell’inchiesta “Pedigree 2”, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti della Dda Stefano Musolino, Sara Amerio e Walter Ignazitto. Prima dell’arresto, stando alle indagini, Seby Vecchio stava progettando la fuga. Per questo e’ scattato il fermo in attesa che il gip decidesse sugli elementi raccolti dagli investigatori. L’ex assessore comunale reggino, che si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia,  era considerato “il politico di riferimento della cosca Serraino”.

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