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Lunedì, 29 Aprile 2024
La sentenza / Cosoleto

Ndrangheta, inchiesta Propaggine: secondo annullamento per gli arresti dell'ex sindaco Gioffrè

Le carte ritornano per la terza volta al tribunale di Reggio Calabria. La soddisfazione degli avvocati difensori Fortunato Schiava e Carlo Morace

La Corte di cassazione ha annullato l’arresto del sindaco di Cosoleto Antonino Gioffrè. A dare la notizia sono stati gli avvocati Fortunato Schiava e Carlo Morace, difensori del primo cittadino al momento della applicazione degli arresti domiciliari per il reato di scambio elettorale politico-mafioso previsto dall’articolo 416 ter del codice penale.

In una nota si legge che i difensori: "Prendono atto con soddisfazione della decisione della seconda sezione penale della Suprema corte”. 

“Il nostro assistito - concludono i penalisti - si trova agli arresti domiciliari da 14 mesi e, a seguito del secondo annullamento della Cassazione, il tribunale di Reggio Calabria dovrà pronunciarsi per la terza volta”.

Antonino Gioffrè era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Propaggine” condotta contro la cosca Alvaro-Penna che ha portato, a novembre dello scorso anno, allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. 

A Cosoleto, secondo i magistrati della procura reggina, “le elezioni amministrative del giugno 2018 sono state pesantemente condizionate dalla cosca Alvaro in accordo con il sindaco uscente Antonino Gioffré, poi nuovamente candidato ed eletto”.

Per Antonino Gioffrè si tratta del secondo annullamento degli arresti da parte della Corte di cassazione. Lo scorso dicembre, infatti, i giudici della Suprema corte avevano stabilito che dietro all’arresto dell’ex sindaco di Cosoleto ci sarebbe stata una “lettura delle conversazioni intercettate fondata su mere congetture”.

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