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Cronaca Rosarno

Arresto poliziotto "infedele", Bombardieri: "E' stata un'indagine lunga e complessa"

Il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia commenta gli esiti dell'operazione "Antenora" che ha portato all'arresto di un ex sovrintendente della polizia di Stato, in servizio nel porto di Gioia Tauro

E' stata "un'indagine lunga e complessa" che "ha richiesto uno sforzo tecnico imponente ai carabinieri del gruppo di Gioia Tauro e del Ros centrale, con esame ed incroci di migliaia e migliaia di dati telefonici che hanno consentito di individuare il telefono da cui è partito il messaggio per avvisare Rosario Grasso dell'operazione in corso".

Lo ha affermato Giovanni Bombardieri, procuratore capo di Reggio Calabria, commentando gli esiti dell'operazione "Antenora" che ha portato all'arresto di un ex sovrintendente della polizia di Stato, in servizio nel porto di Gioia Tauro, accusato di aver favorito, con una soffiata, la fuga, cui è seguita la latitanza, di 7 affiliati del clan Cacciola-Grasso poco prima del loro arresto.

Il "coinvolgimento del soggetto arrestato", ha poi aggiunto il capo della Direzione distrettuale antimafia, come riporta l'agenzia Adnkronos, "è stato ricostruito anche grazie alle dichiarazioni raccolte da altro indagato nel procedimento 'Ares', proprio uno di quelli sfuggiti inizialmente alla cattura".  

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