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Sabato, 27 Aprile 2024
La storia / Melito di Porto Salvo

Ponte di Pilati, l'ex sindaco Meduri all'attacco: "Cittadini meritano più rispetto"

L'ingegnere melitese, in passato alla guida del Comune, ripercorre la vicenda e critica l'operato dell'amministrazione comunale

Ancora polemiche sul ponte di Pilati. Questa volta ad accendere la miccia è l’ex sindaco Giuseppe Meduri. In una lunga lettera aperta indirizzata all’attuale primo cittadino melitese, Salvatore Orlando, l’ex amministratore melitese chiede di avviare un confronto produttivo con i cittadini di Pilati e di “confrontarsi con la sua giunta ed i componenti del consiglio comunale per vedere quanti condividono la richiesta della passerella di legno e quanti ne erano e ne sono a conoscenza”.

Giuseppe Meduri, ancora, fa “appello alla sensibilità di sua eccellenza il prefetto e del presidente della regione Roberto Occhiuto chiedendo loro di attenzionare la problematica facendo diffida all’esecuzione e magari, come ultima ratio, di attuare ove si ritenesse necessario anche poteri sostitutivi”.

Nella lunga missiva, poi, l’ex sindaco Meduri ripercorre quella che è la storia recente del ponte di Pilati, contrassegnata da due sequestri e da un divieto di attraversamento che amplifica i rischi per la comunità della frazione melitese che, quotidianamente, “è costretta a riversarsi sulla 106”.

“Ad oggi - scrive Meduri - non sappiamo e non è dato sapere come si interverrà, non c’è alcuna certezza e soprattutto con quali soldi. I cittadini tutti meritano più rispetto, più attenzione più informazione e qualcosa di più di una passerella in legno computata in euro ventisettemila".

Ma come si arriva alla proposta di una passerella in legno? E’ sempre lo stesso Giuseppe Meduri a fare il punto storico di quanto accaduto a Pilati. “Il ponte - scrive l’ex sindaco - viene messo sotto sequestro una prima volta quando io ero sindaco. Il giorno dopo il sequestro, per dovere e rispetto per il ruolo che ricoprivo per volontà popolare, e soprattutto per rispetto verso i miei cittadini, mi sono recato in procura a parlare con il magistrato che aveva il caso, assumendo tutte le info per intraprendere le conseguenti azioni necessarie a risolvere tale problema”.

“Seguendo e rispettando quanto ordinatomi - spiega Meduri - dopo aver ottenuto le indicazioni in procura e facendo i lavori necessari indicati nella perizia fatta da un professionista esterno all’amministrazione comunale, siamo arrivati anche se in un tempo anche abbastanza lungo alla riapertura”.

Succede, però, che il ponte viene sequestrato nuovamente a circa quasi un anno dalle mie dimissioni e ad un anno dalla riapertura. “Viene fatta - scrive Meduri - una seconda perizia, posta sempre a carico dei cittadini di Melito. Non ho avuto modo di leggere la perizia, ma se dall’esito della stessa il ponte non è transitabile mando a livello pedonale c’è molto chiaramente qualcosa che stride e che non va. Mi chiedo e chiedo al signor sindaco ma perché i due tecnici che hanno redatto le perizie non sono stati messi a confronto, non hanno dialogato tra loro. Il nuovo sequestro arriva con la commissione straordinaria è vero ed anche l’incarico per la nuova perizia e vengono spesi tra perizie e lavori circa ottanta mila euro”.

L’ultimo passaggio della missiva l’ex sindaco Meduri lo dedica alle scelte del primo cittadino in carica di Melito Porto Salvo. “Ma poi arriva - scrive Meduri - la nuova amministrazione ed il sindaco che come prima soluzione richiede ufficialmente la passerella di legno! Si proprio così, nel 2021-22 la passerella di legno, e meno male che non ha pensato alle liane! Passa il tempo ed ancora oggi non sappiamo quale strada viene praticata in quanto a seguito dell’interessamento del comitato di quartiere pilati e dell’onorevole Cannizzaro la regione Calabria con la protezione civile se non erro trova le risorse richieste circa settecentomila euro”.

“Il sindaco - si legge infine nella missiva - successivamente in consiglio comunale nelle comunicazioni attaccando indegnamente i cittadini della stessa frazione afferma che sta giocando con due mazze di carte muovendosi su due fronti, sia la regione che la città metropolitana e ci dice che con settecentomila euro il ponte verrà aperto solo dopo i lavori, ma a corsia alternata!”.

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