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Cronaca Gioia Tauro

Prostituzione minorile, un parroco torna nuovamente in carcere

Il religioso è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Gioia Tauro al termine di un'indagine che era partita da un controllo casuale dell'autovettura del prelato

Personale della sezione investigativa del commissariato di Gioia Tauro, guidato da Diego Trotta, con il supporto di personale della Squadra mobile di Vibo Valentia, ha tratto in arresto L.R.F. sacerdote, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il tribunale di Reggio Calabria, Giovanna Sergi, su richiesta del procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, a seguito di indagini coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Marco Lojodice.

Le indaginii hanno preso avvio da un controllo su strada in occasione del quale gli investigatori notavano l’autovettura condotta dal sacerdote con a bordo anche tre ragazzi bulgari minorenni. Dal controllo e dall'atteggiamento sospetto del sacerdote sono partite le investigazioni che hanno permesso di comporre un quadro di gravissimi episodi di prostituzione minorile posti in essere dal sacerdote nelle zone di San Ferdinando e Rosarno (ove adescava le vittime minorenni in cambio di piccole somme di danaro) in danno di altrettanti ragazzi, la collaborazione dei quali contribuiva a disvelare l'esistenza dei reati oggetto di odierna contestazione.

Il sacerdote L.R.F. era stato già coinvolto, anni fa, quando era parroco di una piccola chiesa del vibonese, in analoghe investigazioni in esito alle quali era stato anche tratto in arresto, per i medesimi titoli di reato, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelaere in carcere emessa dal Gip di Vibo Valentia nell'ambito dell'operazione "Settimo Cerchio", condotta dalla locale Squadra mobile. Dopo le formalità di rito egli è stato riaccompagnato presso la propria abitazione e ristretto agli arresti domiciliari.

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