Regione, nasce un portale dover segnalare le disfunzioni della sanità
Lo annuncia il presidente Roberto Occhiuto in un video sui social
È già online, ma sarà operativo tra pochi giorni, un nuovo portale della Regione Calabria, pensato raccogliere l'esperienze dei cittadini con la sanità. L'indirizzo da digitare è www.sanibook.it, e sarà uno spazio dove raccogliere lamentele e segnalazioni dei cittadini utenti su temi "caldi" come la qualità dell'assistenza in ospedali e presidi sanitari della regione.
Lo ha annunciato, con un messaggio video apparso sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che è anche commissario ad acta per la sanità.
Occhiuto nel video in cui ha raccontato come è nata questa idea, a seguito di un'esperienza vissuta direttamente in un centro prelievo dove ha fatto un blitz senza essere stato riconosciuto, si è rivolto ai calabresi chiedendo la loro collaborazione. "Ricevo ogni giorno - ha spiegato il governatore - decine di email di segnalazioni da parte di cittadini giustamente arrabbiati per le esperienze che fanno nella sanità. Molte di queste non si riferiscono a mancanza di medici o a problemi strutturali ma raccontano episodi che si potrebbero risolvere se si mettessero in campo soluzioni organizzative di facile realizzabilità e se chi lavora negli ospedali fosse più gentile e disponibile nei confronti delle persone che riceve. E allora qualche giorno fa in Giunta ho portato e fatto approvare una delibera per selezionare decine di giovani e meno giovani rilevatori che vadano negli ospedali e nei presidi sanitari a valutare, ad esempio, la qualità dei servizi igienici e dell'accoglienza, quello che non funziona e potrebbe essere organizzato meglio".
Oltre a questo Occhiuto ha aggiunto di avere pensato di impiantare il portale web sul quale "ciascuno potrà scrivere - ha sottolineato - mettendo nome e cognome, indicare la struttura sanitaria dove è stato, inviare video e raccontarci le piccole cose che potrebbero essere risolte con un po' di cura in più dai commissari, dai direttori generali ma anche del personale sanitario"