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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Il Pubblico ministero Paola D'Ambrosio chiede venti anni di carcere per Ciro Russo

L'uomo, lo scorso anno, cercò di uccidere dandole fuoco l'ex moglie Maria Antonietta Rositani, adesso la palla passa alla difesa dell'imputato, la sentenza attesa per il mese di luglio

Venti anni di carcere per Ciro Russo (nella foto). La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto il massimo della pena per l'uomo, di origini napoletane, che lo scorso anno tentò di uccidere, dandole fuoco con del liquido infiammabile, l'ex moglie Maria Antonietta Rositani.

Il Pubblico ministero Paola D'Ambrosio, al termine della sua requisitoria davanti al Giudice per le udienze preliminari Valerio Trovato ha chiesto il massimo della pena per il reato contestato che è quello di tentato omicidio pluri aggravato.

Nelle ore passate il padra di Maria Antonietta Rositanti, Carlo Rositani, aveca chiesto giustizia per la figlia che, dal giorno in cui Ciro Russo tentò di ucciderla, sta vivendo il suo personale calvario prima in Puglia e, da qualche mese, presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.

In aula, accanto al Pubblico ministero Paola D'Ambrosio, era presente anche il Procuratore capo Giovanni Bombardieri che ha sostenuto la tesi accusatoria e chiesto venga applicata la pena massima senza attenuanti. "Siamo abituati a processi di mafia - ha detto Bombardieri - e quello davanti al quale ci troviamo di fronte è l'atto più grave commesso a Reggio Calabria".

Il tredici luglio, dopo l’intervento conclusivo dell’avvocato difensore di Ciro Russo, sarà emessa la sentenza.

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