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Cronaca

Disastro sanità, la denuncia di Falcomatà all'Anci: "In Calabria situazione grottesca"

Il primo cittadino di Reggio Calabria ha ricordato, durante l'assemblea generale dell'Anci, che domani, giovedì 19 novembre, i sindaci calabresi chiederanno al premier Conte "un maggiore coinvolgimento nelle scelte che riguardano la tutela della salute"

"La situazione in Calabria non è degna di un Paese che dovrebbe fare della coesione nazionale un valore fondante; e un Paese è coeso se ci sono pari diritti e opportunità per tutti, ma la Calabria vede i suoi diritti negati da troppo tempo, a cominciare dal diritto alla salute e a curarsi nella propria regione. Quello che è avvenuto sul commissariamento ha i contorni del grottesco se non del comico".

E' la denuncia del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, durante l'assemblea generale dell'Anci. "Domani, i sindaci calabresi chiederanno al premier Conte un maggiore coinvolgimento nelle scelte che riguardano la tutela della salute - annuncia Falcomatà - non vogliamo subire né colonizzazioni né scelte calate dall'alto, senza che ci siano concertazione e condivisione.

Naturalmente, non poniamo alcun problema sul nome, bensì sul metodo, che deve essere concertato con i sindaci, i quali sono il primo se non l'unico baluardo di tutte le problematiche che esistono sul nostro territorio". Falcomatà ribadisce: "Non ne facciamo una questione di nomi, né vogliamo che il commissario alla sanità sia per forza un calabrese. Ma vogliamo che sia una persona competente, leale e onesta, appassionata, professionale, che ci metta oltre alla testa anche il cuore.

La vicenda calabrese deve fornire lo spunto anche per riflettere se la sanità debba essere di competenza esclusiva delle Regioni: credo che sia l'occasione per riflettere seriamente sul fatto che debba tornare a essere una competenza esclusiva dello Stato".

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