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Sabato, 27 Aprile 2024
L'intervento

Agenda Sud insieme all'autonomia differenziata, Gioffré al ministro: "Abbiamo toccato il fondo"

Il medico e scrittore commenta la visita del ministro per presentare in Calabria il nuovo piano contro la dispersione scolastica

"Ci fanno la festa senza passare dalla vigilia... Alzati, Calabria democratica e anti-razzista!" Sono dure e accorate le parole di Santo Gioffré, medico e scrittore, che commenta sulla sua pagina Facebook la presentazione dell'Agenda Sud, nuovo piano contro la dispersione scolastica che il ministro Giuseppe Valditara ha scelto di illustrare con una conferenza pubblica nella regione calabrese "Il Ministro dell'istruzione e del merito è comparso in Calabria come nelle migliori parate di regime - scrive Gioffré - tra scolari in divisa, tripudio di bandierine e canti patriottici. È venuto a ricordarci che questo governo non abbandona mai le sue colonie. Il presupposto, cioè che la Calabria è l'ultima tra le Regioni europee per capacità di apprendimento scolastico e formazione culturale dei suoi scolari e la prima per dispersione scolastica, come si faceva nei territori d'oltre mare, ci comunica il solito piano d'intervento paternalistico e minoritario".

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Continua Santo Gioffré: "La cosa che mi ha distrutto l'anima, però, é che questo signore, giunto dalle nebbie padane, è venuto sfoggiando, durante le manifestazioni pubbliche e in bella mostra, il simbolo della Lega Nord, come se non fosse un ministro della Repubblica che nelle sue funzioni deve esaltare l'asetticità dell'appartenenza politica. Della Lega Nord - prosegue l'ex assessore provinciale e commissario Asp - cioè di un partito che costruisce il proprio potere e coltiva il consenso sull'antimeridionalismo e che si prepara, con l'autonomia differenziata, a dotarsi, nel Nord Italia, di un sistema scolastico, supportato da imponenti finanziamenti derivanti dai soldi del Sud, totalmente separato dalle altre parti d'Italia, altamente selettivo e corredato di tutti gli strumenti e mezzi che possano elevare le capacità di apprendimento e della didattica degli alunni del Nord".

La conclusione di Gioffré è amara: "Abbiamo toccato il fondo. La dispersione scolastica non è il dolce canto dei bimbi schierati a batteria o una fatalità. È l'economia della miseria che la genera, è l'antimeridionalismo bestiale che porta la gente a cercare pane per vivere e fuggire oltre. Voi fate, non in mio nome!"

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