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Sabato, 27 Aprile 2024
L'intervista

Sei anni dalla scomparsa di Maria Chindamo, parla la figlia: "Guardate i vostri affetti in faccia e pentitevi"

Federica Punturiero a due giorni dall'anniversario di quel sei maggio 2016 in cui ha perso la madre si sfoga: "E’ difficile andare avanti senza sapere perché è successo chi è stato non poter chiudere il cerchio, non sapere la verità è devastante"

Federica Punturiero è la figlia di Maria Chindamo. Da sei anni aspetta verità sulla scomparsa della madre, attende giustizia. Aspetta che si apra uno squarcio di luce su la pagina più buia della sua giovane esistenza. Il 6 maggio del 2016 Maria Chindamo scompare nel nulla alle porte della sua azienda agricola, davanti al cancello rimane il suo fuoristrada e un vuoto impossibile da colmare nel cuore della figlia maggiore che oggi, a due giorni dal triste anniversario, si è sfogata con noi chiedendo a chi le ha rubato la madre e segnato la giovinezza di pentirsi, di aiutare la giustizia a trovare la verità.

Punturiero Federica-2Nella sua voce, nelle pause fra una parola e l’altra, si avverte forte l’ansia di una giovane donna, ((foto pagina Facebook), che ha perso la madre quando ne aveva più bisogno, senza capirne le ragioni e senza poter avere un posto in cui piangerla, confidarsi e scaricare la sua rabbia. 

Si sente di dire qualcosa a chi le ha rubato la madre?

“Non saprei, è una domanda che mi mette in difficoltà. Vorrei che le persone che hanno fatto questo a me e a mia madre si fermassero a riflettere su quello che hanno fatto per capire la crudeltà di quello che hanno fatto e possano farsi avanti e facendolo possano aiutarmi a capire cosa è successo. Magari possono pentirsi di quello che hanno fatto, anche loro avranno delle famiglie, dei genitori dei figli e delle sorelle e spero che, comprendendo quello che hanno fatto, magari guardando i loro figli possano davvero pentirsi e farsi avanti".

Cosa le manca di sua madre?

“E’ una domanda difficile, direi tutto. Da quando è scomparsa la mia vita è inevitabilmente cambiata, mi mancano le cose più semplici, i pranzi, i giochi insieme, le passeggiate e anche le sgridate quando prendevo un brutto voto a scuola. La mancanza si sente nella quotidianità nelle cose che faccio ogni giorno senza di lei ma sempre pensandola e sentendola vicina”.

Sono passati sei anni dalla scomparsa di sua madre, cosa si aspetta?

“Io mi aspetto sempre che sia fatta giustizia, che si arrivi alla verità dopo sei anni sono ancora qui ad aspettare e con ansia aspetto che mi venga detto chi e perché ha ucciso mia madre. E’ difficile andare avanti senza sapere perché è successo chi è stato non poter chiudere il cerchio, non sapere la verità è devastante”.

In questi anni si è fatta una ragione di quanto accaduto?

"Non so cosa possa essere successo, io so solo che non ho più mia madre, non ho un posto per portarle un fiore. Non so cosa sia potuto succedere, solo solo che mi hanno strappato una persona a me assai cara”.

Sei anni sono davvero tanti e di passi in avanti non pare se ne siano fatti tanti. Cosa prova?

“Gli investigatori stanno facendo il loro lavoro, sono sicura che stanno lavorando al meglio, credo nel loro lavoro e spero che possa portare al più presto alla verità"

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