Si fingono 'ndranghetisti per "scroccare" la piscina, due in manette
I Carabinieri di Soliera, in provincia di Modena, hanno arrestato un 40enne campano e un 44enne modenese per il reato di estorsione in concorso
Si erano dichiarati membri di un clan della 'ndrangheta per intimidire i gestori di una piscina di Soliera ed estorcere ingressi gratuiti durante l'estate, ma sono stati denunciati e infine rinchiusi in carcere. Nei giorni scorsi, infatti, i Carabinieri della stazione di Soliera hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Modena, Bentivoglio, su richiesta del sostituto procuratore Francesca Graziano, a carico di due cittadini.
Si tratta di un 40enne di origini campane e di un 44enne modenese, ritenuti responsabili, in concorso, del reato di estorsione.
I fatti risalgono alla scorsa stagione estiva, quando i due, con intimazioni e mostrando una pistola scacciacani - rinvenuta e sequestrata durante le indagini - si erano presentati come appartenenti ad una cosca di ‘ndrangheta locale e con ripetute minacce avevano estorto ingressi in piscina e consumazioni al bar per un valore di circa 1500 euro.
In un’occasione i due avrebbero anche tentato di offrire ai gestori dell'impianto sportivo la protezione del loro clan insediatosi a Soliera, ma l'indagini svolta dalla Compagnia di Carpi ha escluso la reale presenza di un'organizzazione criminale.