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Sabato, 27 Aprile 2024
Il ricordo

Dalla nave Azzurra al Consiglio di ministri: tutte le volte di Berlusconi a Reggio

Un legame forte quello tra il Cavaliere e la città che ha portato il successo di Forza Italia anche alle ultime elezioni

La comunicazione è sempre stata per Silvio Berlusconi una priorità e l'ha saputa usare non solo nel campo imprenditoriale ma anche e soprattutto in politica. Con la sua discesa in campo fondando Forza Italia ha messo la sua storia di successo imprenditoriale al servizio della sua visione politica e per questo, da quel momento in poi, ha sempre cercato il contatto diretto con la piazza.

Ma ha saputo essere un innovatore e così ecco che nel 2000, per le regionali, ha avuto l'intuito vincente di fare la campagna elettorale solcando i mari e a bordo della nave Azzurra, una nave da crociera, ha toccato le città italiane interessate al voto. Arriva così, per la prima volta a Reggio Calabria, nell'aprile del 2000. Una campagna fortunata per Berlusconi, che portò Forza Italia al 25,1%, fece conquistare al centrodestra Lazio, Abruzzo e Calabria e portò alla caduta del Governo D'Alema.

Sulla nave Azzurra, insieme al cavaliere Silvio c'era anche la sua adorata mamma Rosa. La Calabria doveva scegliere il governatore, e alle urne, il 16 aprile, i calabresi scelsero Giuseppe Chiaravalloti, sostenuto dalla Casa delle Libertà, battendo il candidato di centro-sinistra, Nuccio Fava.

Da allora in poi Silvio Berlusconi è tornato più volte a Reggio Calabria. Nel 2005 da presidente del Consiglio dei ministri, il 30 marzo arriva in città per l'inaugurazione dell'auditorium Calipari a Palazzo Campanella. C'era sindaco Giuseppe Scopelliti, di Alleanza nazionale e Pietro Fuda, di Forza Italia, presidente della Provincia. 

Poi ritorna a settembre per il Devolution day, quando è forte lo scontro con Alleanza nazionale e il suo leader Gianfranco Fini. Ma quando sale sul palco del palazzo dello sport di Reggio Calabria, ecco che mette in scena, utilizzando anche la comunicazione non verbale, l'intesa ritrovata con Fini. Lo guarda e poi lo abbraccia e lascia a Gianfranco Fini il palco non prima di aggiungere che  "occorre smettere di litigare ed essere uniti. Dobbiamo unire tutti i moderati italiani in una grande forza". 

Un disegno politico chiaro quello di Silvio Berlusconi: portare il centro destra ed essere una grande forza di governo. Segnò il passo anche nel contrasto alla criminalità organizzata e da presidente del Consiglio di Ministri, nel 2010, scelse di tenere la riunione per la prima volta fuori da Palazzo Chigi e arrivò in prefettura il 30 gennaio con tutta la squadra di governo per dimostrare vicinanza dopo l'attentato alla Corte d'Appello e la rivolta dei migranti di Rosarno. 

Un Consiglio di ministri, con Maroni agli Interni e guardasigilli Alfano, per "presentare un piano di 10 punti con misure molto dure ed efficaci - diceva Maroni - che segnerà una svolta importante in direzione di un contrasto ancora più efficace alla criminalità organizzata". Il Piano comprendeva anche l'istituzione dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati con sede a Reggio Calabria. 

Nel 2010 eccolo di nuovo il 28 gennaio a Reggio Calabria per l'inaugurazione del Centro di Gestione del sistema idrico. La nuova struttura, finanziata con i fondi dell'ex Decreto Reggio, è il risultato della realizzazione di un progetto che ha riguardato, tra l'altro, la posa di 200 chilometri di nuove condotte, la realizzazione di 20 serbatoi e la costruzione di un centro di gestione attrezzato con le apparecchiature per il telecomando e telecontrollo in grado di assicurare il funzionamento ottimale del sistema acquedottistico comunale. 

Ma per il leader di Forza Italia, Reggio Calabria è stata anche la città dove è stato teste in Tribunale. Il 26 marzo 2018 nell'aula bunker sul viale Calabria ecco che Silvio Berlusconi è chiamato a rispondere alle domande del pm Giuseppe Lombardo come testimone al processo a carico di Claudio Scajola, che riguardava anche l’ex deputato di forzista Amedeo Matacena. Durante la sua permanenza nella città dello Stretto, Berlusconi è stato ricevuto anche in prefettura.

Guardò sempre con molta attenzione quanto accadeva politicamente in Calabria e per questo scese in campo per sostenere la candidatura di Jole Santelli alla guida della Regione e poi di Roberto Occhiuto.

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