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La nomina

Simonetta Neri, prima donna alla guida di Federfarma

Si è rinnovato il direttivo dell'associazione di categoria. Alta affluenza al voto

Federfarma ha rinnovato i suoi organismi e ha scelto come presidente Simonetta Neri. E' la prima volta che una donna è alla guida dell'associazione di categoria. 

Sono arrivati in tanti per esprimere il proprio voto, ben il 70% dei titolari di farmacia della provincia hanno votato a dimostrazione dell'ampia partecipazione e della voglia di proseguire sul cammino tracciato. Simonetta Neri, infatti, nei tre anni appena trascorsi in Federfarma ha ricoperto il ruolo di segretario, affiancando il presidente Ettore Squillace Greco. 

"Ho deciso di impegnarmi ancora di più e di candidarmi alla guida di Federfarma - spiega la neo eletta - perchè in questi ultimi anni molto abbiamo fatto per il riconoscimento del ruolo delle farmacie e il lavoro fatto, con il presidente Squillace Greco, non doveva essere perduto. La mia presidenza sarà su questo tracciato. Gli anni della pandemia, molto difficili, ci hanno consentito però di essere ancora di più sul territorio e far emergere le potenzialità delle farmacie e il ruolo importante dei farmacisti. Quando anche i medici di base non riuscivano ad assistere adeguatamente i pazienti, noi farmacisti siamo stati il primo presidio e abbiamo distrubuito mascherine, medicinali, poi tamponi e vaccini".

Ai vertici di Federfarma, dunque, adesso ci saranno Ettore Greco Squillace come segretario e alla tesoreria Maria Grazia Borruto, Beniamino Marando, vicepresidente e Rosy Macrì in rappresentanza delle farmacie rurali ed i consiglieri Claudia Musolino e Giuseppe Satriano.

"Il programma che porterò avanti, - specifica la presidente Neri - è all'insegna del buon andamento dei servizi per creare una organizzazione ancora più dinamica e moderna. Vogliamo fare un salto di qualità e riuscire a rispondere anche alle esigenze dei colleghi farmacisti che sono nelle zone interne.

Federfarma, infatti, ha associate 217 farmacie di tutto il territorio provinciale e 120 sono nelle zone rurali dove ci sono colleghi che non hanno neanche l'adsl per lavorare. Ecco noi vogliamo dare risposte e per questo è importante interlocuire anche con i vertici della Regione, dell'Asp e trovare soluzioni".

"Adesso che piano piano si sta ritornando alla normalità - prosegue Neri - anche se il virus del Covid è ancora presente, cercheremo di organizzare  i corsi di aggiornamento professionale in presenza, che siamo stati costretti a sospendere durante la pandemia. Credo molto nell'associazione e per questo ho deciso di impegnarmi ancora, per spirito di servizio. Questi sono incarichi, ci tengo a precisare, non retribuiti e tutti noi non abbiamo neanche il rimborso spese. Ci impegniamo perchè crediamo nella categoria e siamo convinti che solo così potremo favorire, ancora di più, l'evoluzione della farmacia nel nuovo scenario sociale". 

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