Teatro Cilea gremito per la prima reggina del docufilm "Semidei"

Un teatro Francesco Cilea da sold out, pieno in ogni ordine di posti, ha accolto oggi pomeriggio la prima proiezione ufficiale per il pubblico di "Semidei", il docufilm sui Bronzi di Riace diretto da Fabio Mollo e Alessandra Cataleta. Dopo l'anteprima alla mostra del cinema del Venezia, il lavoro prodotto da Palomar per Regione Calabria (dipartimento istruzione e cultura) e Calabria Film Commission, finalmente può essere visto nella città dei Guerrieri, al cui cinquantesimo anniversario è dedicato il film.

Alla serata al teatro Cilea, fortemente voluta dalla Regione con ingresso gratuito, hanno preso parte i massimi rappresentanti delle istituzioni culturali, accademiche, delle forze dell’ordine, ha registrato la presenza, tra gli altri della vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, con delega alla cultura; la prefetta di Reggio Calabria, Clara Vaccaro; il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace. In sala, soddisfatti ed emozionati i registi Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.

Versace: "Magnifico lavoro che ha già riscosso interesse sul palcoscenico di Venezia"

In città il docufilm era stato finora proiettato nel museo archeologico durante una presentazione, e questa mattina per un'iniziativa rivolta agli studenti reggini. Parlando di Semidei, afferma Carmelo Versace: "Una prima al teatro Cilea è sempre qualcosa di emozionante, e poi quando si evocano i nostri Bronzi di Riace, non può che essere ancora di più esaltante. Questo è un magnifico docufilm, ha già avuto un palcoscenico eccezionale al festival internazionale del Cinema di Venezia, riscuotendo grande interesse".

Ha poi aggiunto: "Di questo siamo molto contenti perchè a pensarlo e realizzarlo sono stati dei grandi artisti calabresi e reggini. Sono riusciti a realizzare un’opera che ci auguriamo possa far vedere la nostra vera identità, il nostro vero territorio”. Un ringraziamento particolare Versace ha rivolto alla Regione Calabria "che ha voluto fortemente la realizzazione del docufilm, non soltanto per mettere in mostra la bellezza e l’importanza dei Bronzi di Riace in occasione del cinquantesimo dal loro ritrovamento, ma ancor di più farli diventare  l’attrattore turistico principale, per il nostro splendido patrimonio archeologico e culturale”.