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La webconference

Lotta al Covid, quarta dose: la Calabria è al penultimo posto

La Regione ha già messo in atto delle strategie per favorire la somministrazione tra i ricoverati e all'interno delle Rsa

La Calabria è al penultimo posto, insieme al Molise, per le vaccinazioni ai soggetti fragili e agli over 80 della quarta dose del vaccino anti Covid 19.

E' quanto emerge da un incontro di studio e approfondimaneto che il gruppo tecnico regionale Emergenza Covid-19 e il dipartimento regionale Tutela della salute hanno organizzato, online, proprio per rispondere alle tante domande. La webconference “Proteggiamo i più fragili. IV dose. Domande e risposte” ha come obiettivo, quindi, quello di favorire e programmare azioni comuni per raggiungere il maggior numero di soggetti fragili con la somministrazione della quarte dose.

Alla riunione - alla quale ha portato il suo saluto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto - hanno partecipato i medici di medicina generale, i commissari straordinari delle Asp e delle Aziende ospedaliere, i direttori dei Dipartimenti di prevenzione, i responsabili della Usca, i Covid manager, le associazioni del settore socio assistenziale e i rappresentanti delle Rsa.

Agostino Miozzo, consulente in materia di sanità e Protezione civile della Regione Calabria, ha riferito di aver fatto una verifica nel merito dell’utilizzo della quarta dose di vaccino nella nostra Regione con Gimbe, e il gruppo di Cartabellotta, e con l’Istituto superiore di sanità.

“Tra le regioni italiane – ha specificato Miozzo – risultiamo essere al penultimo posto insieme al Molise per le vaccinazioni ai soggetti fragili e agli over 80. É necessario, quindi, mettere in atto azioni pro attive, andando a recuperare a domicilio i soggetti non vaccinati. Così hanno fatto in Piemonte che ora risulta essere al primo posto per la somministrazione della quarta dose”.

La webconference è stata introdotta dal coordinatore del gruppo tecnico emergenza Covid-19 della Regione Calabria, Andrea Bruni, il quale ha spiegato che “i dati di uno studio condotto dall’Università di Catanzaro, in collaborazione con la Regione Calabria, nelle terapie intensive calabresi hanno dimostrato come negli ultimi 4 mesi oltre il 75% dei pazienti ricoverati non era vaccinato o non aveva completato il ciclo vaccinale. Inoltre, la restante parte presentava più patologie ed altri elementi di fragilità. Il vaccino – ha rimarcato - protegge dalla malattia grave ed è per questo che i soggetti più fragili e gli over 80 dovrebbero fare la quarta dose”.

Alla webconference hanno relazionato Alessandro Russo, professore associato di malattie infettive e tropicali dell’Umg, Luca Gallelli, professore ordinario Farmacologia dell’Ugm, Alba Malara, direttore sanitario della strutture residenziali e presidente della Fondazione Anaste Humanitas. Si è parlato delle indicazioni relative alla quarta dose, dei profili di sicurezza ed efficacia e dell’importanza di somministrare la quarta dose in particolari setting come quello delle Residenze sanitarie per anziani.

Gli esperti hanno mostrato l’efficacia del booster vaccinale nel prevenire la malattia grave legata al covid 19. Inoltre, attraverso una serie di studi clinici hanno spiegato come la quarta dose, oltre che essere efficace sia anche sicura. E in Calabria non sono stati osservati effetti avversi gravi legati alla somministrazione dei vaccini.

La Regione ha già messo in atto delle strategie per favorire la somministrazione della quarta dose. I pazienti ricoverati, infatti, potranno ricevere la quarta dose nel corso della degenza, qual ora ne presentino l’indicazione. È stato, inoltre, avviato un rapporto di collaborazione tra il dipartimento Tutela della salute e le associazioni del settore socio assistenziale per organizzare le vaccinazioni all’interno delle Rsa. In tal senso, è stato messo a disposizione per le prenotazioni delle vaccinazioni da parte delle residenze per anziani l’indirizzo mail del Gruppo tecnico Covid-19.

Lunedì prossimo, nella sala oro della Cittadella regionale, è previsto un ulteriore incontro con i direttori delle Unità operative che hanno in cura i pazienti più fragili per discutere della profilassi pre-esposizione.

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