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Sabato, 27 Aprile 2024
Verso l'evento / Palmi

Varia di Palmi 2023, il comitato appena nominato si mette all'opera

Il presidente Daniele Laface invita nel direttivo anche il consigliere regionale Mattiani, che nel decreto di nomina del sindaco non c'era

Il 2023 sarà l'anno del ritorno della Varia di Palmi e per la prima volta con una data prestabilita, il 27 agosto. Nel decennale del riconoscimento tra i beni immateriali dell'umanità Unesco, l'annuncio era arrivato dal sindaco Giuseppe Ranuccio la scorsa estate, nello stesso periodo in cui - l'ultima settimana di agosto - la festa della Madonna della Sacra Lettera si era svolta per il terzo anno consecutivo senza la spettacolare processione della grande macchina a spalla.

L'idea di ripartire con un grande evento, che ha incassato anche l'impegno della Regione, richiede ora una programmazione accurata, e infatti dall'inizio di marzo si sono notati movimenti nelle pagine web del Comitato Varia, che pubblica un vero e proprio countdown verso il 27 agosto. La nomina del presidente Daniele Laface era avvenuta lo scorso ottobre, e pochi giorni fa il sindaco Ranuccio con un decreto ad hoc ha completato la squadra che lavorerà alla festa, nominando anche il Comitato d’onore, composto dal sindaco Giuseppe Ranuccio, gli assessori e i consiglieri comunali palmesi, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano con delega alla cultura Filippo Quartuccio, il segretario generale del Comune di Palmi Antonio Quattrone, gli ex sindaci della città di Palmi, gli ex presidenti dei precedenti Comitati, i parroci di Palmi, i rappresentanti dell’Unesco, i sindaci dei Comuni della Rete delle grandi macchine a spalla (di cui fa parte la Varia), le famiglie storiche che hanno un ruolo di primo piano nella tradizionale processione.

Il consigliere Mattiani accoglie l'invito a entrare nel direttivo

A proposito dei membri onorari, qualche polemica in città si era creata per l'assenza del consigliere regionale palmese Giuseppe Mattiani, promotore di una proposta di legge per il riconoscimento istituzionale della Varia come festa regionale. Ma se incidente diplomatico mai ci fosse davvero stato, è già risolto, perché in questi giorni Daniele Laface ha incontrato Mattiani proprio per parlare degli scenari futuri della Varia e della citata proposta di legge. Ed è stata l'occasione, come fa sapere Laface con una nota, per chiedere al consigliere regionale di entrare a far parte del direttivo del Comitato Varia. "Ritengo fondamentale - ha dichiarato Laface - che tutti gli enti coinvolti e i rappresentanti istituzionali che stanno dimostrando grande amore verso la nostra terra e le sue tradizioni, continuino a lavorare in stretta sinergia. Sono particolarmente felice ed orgoglioso di poter lavorare fianco a fianco con esponenti della Regione Calabria e del Comune di Palmi, per realizzare insieme un evento importante come la Varia". 

Mattiani ha accettato la proposta da parte di un comitato che definisce "di grande qualità e valore" spiegando che "la Varia è un patrimonio di tutti che abbiamo il dovere di custodire, salvaguardare, tutelare e promuovere con tutte le nostre forze e dobbiamo farlo nell’assoluta condivisione e unione. È quello che la Regione Calabria, il Comune di Palmi, il Comitato Varia e tutte le personalità, gruppi e associazioni coinvolte intendono fare. Io ci sono stato, ci sono e ci sarò”.  

Avviata raccolta di immagini storiche per un archivio

La prima iniziativa avviata dal Comitato è una raccolta di immagini storiche della Varia, finalizzato alla creazione di creare un archivio ufficiale di immagini, traccia documentale preziosa anche per gli studiosi e le scuole. Chiunque fosse in possesso di fotografie sulla festa è stato inviato a indirizzarle in bassa risoluzione alla mail archivio@variadipalmi.it . Gli attesi dettagli sulla festa, la processione e la macchina saranno illustrati con una conferenza stampa di lancio dell'evento.

Superata la lunga impasse della pandemia è il momento di fare sul serio. La processione della Varia con la scenografica macchina progettata dall'ingegnere palmese Giuseppe Militano si svolge dall'inizio del Novecento ma non ha mai avuto una cadenza fissa né tantomeno una data. Lunghe pause nella storia di questa tradizione religiosa e popolare si erano registrate dopo il sisma del 1908 e nelle due guerre mondiali, ma dal secondo dopoguerra in poi è capitato che ci fossero periodi di vacanza sterminati. Nel 2013, quando l'Unesco accolse la candidatura tra i patrimoni immateriali in rete con altre cinque macchine a spalla italiane, la processione si era svolta sei volte nell'arco di vent'anni. Lo stimolo del riconoscimento culturale non è però bastato a strutturare l'evento. Con l'aggravante che la tradizione di Palmi è l’unica a non svolgersi con continuità tra quelle della rete dichiarata patrimonio. Assicurare sostegno e copertura economica con il titolo di festa regionale metterebbe al sicuro l'istituzionalizzazione della festa, ed è questa la direzione verso cui sembra che finalmente si voglia andare. Ricordando sempre che l'entrata tra i patrimoni Unesco non è un vitalizio e occorre mantenere alcuni parametri. Nel caso della Varia i requisiti sono condivisi con la rete delle macchine a spalla, poiché il riconoscimento è comune e il beni costituiscono un corpo unico. Dove quella meno performante in questi dieci anni è stata proprio la processione palmese, ma ora la Varia vuole finalmente dimostrare di non essere da meno degli altri. 

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