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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'intervento / Villa San Giovanni

Villa San Giovanni, approvato il progetto esecutivo per fermare l'erosione

Obiettivo salvare le abitazioni ubicate a sud del torrente Zagarella nella frazione di Cannitello

Intervenire subito per fermare il processo erosivo a Villa San Giovanni. Per questo l'amministrazione comunale guidata dalla sindaco Giusi Caminiti e dalla sua giunta ha approvato, con una delibera di giunta, il progetto esecutivo, che verrà mandato a gara lunedì 12 dicembre, per la realizzazione degli “Interventi di ripristino e ricarica di opere idraulico-marittime esistenti”, di cui il comune villese è l’ente committente e la cui copertura finanziaria, per un ammontare di 400 mila euro, si inquadra nel Fondo regionale di sviluppo e coesione 2014-2020 e 2021-2027. 

Questo intervento nasce dall’esigenza di intervenire sulla storica emergenza del processo erosivo che tocca in modo drammatico la città di Villa San Giovanni e in particolare le abitazioni ubicate a sud del torrente Zagarella nella frazione di Cannitello. Si tratta, dunque, di un intervento di urgenza, calibrato sulla base dell’apporto di tecnici, ingegneri, professori universitari, preliminare al successivo progetto di protezione dell’intera fascia costiera di Villa. L’effetto prodotto da questo intervento è quello di proteggere, in emergenza, quelle abitazioni già lambite dall’acqua.

È una delle emergenze prioritarie della città, indotta dalla storica serie di progetti e interventi condotti in modo inadeguato negli anni. A fare la sua parte in negativo anche il mancato apporto di materiale naturale dai torrenti: per intervenire l'amministrazione comunale ha partecipato a un bando Pnrr per il dissesto idrogeologico e il ripascimento naturale.

Come chiarito dall’ingegnere Paolo Nuvolone, che ha redatto il progetto esecutivo, questo intervento di 400mila euro comprende “il riempimento dell'ultimo tratto dello Zagarella e l'apporto di materiale di cava a mare davanti la villa ex Capua e lungo il tratto che segue a sud per circa 200 metri. Il materiale utilizzato verrà da cave autorizzate e certificate per evitare problemi di tipo ambientale e lunghe procedure autorizzative. Il ripascimento è un intervento tampone che serve a scongiurare guai ancora peggiori. Contemporaneamente verrà aperto un tavolo di confronto con la Città Metropolitana per produrre una proposta operativa congiunta con i loro progettisti che riguardi la rimozione dei pennelli messi in opera dal 2008 dal Santa Trada progressivamente verso sud e che hanno deviato il flusso solido verso il centro dello stretto, utilizzando i fondi già a disposizione della stessa Città Metropolitana (finanziamento regionale di 1,8 milioni di euro).

Alla fine dei lavori di ripascimento verrà realizzato un sistema di raccolta di acque sullo Zagarella (lato via Vittorio Emanuele) con scarico a mare, al fine di evitare che il tratto finale venga dilavato come adesso ad ogni pioggia. Verrà inoltre posizionata una recinzione affinché non possa essere usato come parcheggio o discarica e resti libero per i successivi interventi”.

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